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Golf: il PGA Tour riparte con l’attesissimo Tournament of Champions! Parata di stelle a Maui
Come ormai da tradizione, il nuovo anno sul PGA Tour comincia con un evento d’eccezione e di altissimo livello: il Sentry Tournament of Champions. Uno dei tornei più attesi dell’anno, non solo per la splendida location di Maui, nelle Hawaii, ma soprattutto perché vi partecipano coloro che hanno vinto almeno un torneo sul circuito americano nell’annata precedente. Da quest’anno il torneo prevedrà inoltre anche i giocatori che, pur non avendo vinto tornei, hanno chiuso la precedente FedEx Cup nelle prime trenta posizioni.
Quello che ne esce fuori è ovviamente un field di assoluta eccezione, dal livello celestiale. Saranno infatti presenti otto dei primi dieci giocatori del ranking mondiale, nove dei primi dieci della classifica della FedEx Cup e quattro vincitori passati della competizione stagionale. L’unico giocatore che avrebbe avuto diritto di partecipare che non ci sarà sarà il numero 1 al mondo Rory McIlroy, che ha ormai fatto del saltare questo torneo un’abitudine.
Questi dunque i 37 partecipanti: Ryan Brehm (USA), J.T. Poston (USA), Sam Burns (USA), Seamus Power (IRL), Patrick Cantlay (USA), Jon Rahm (ESP), Corey Conners (CAN), Chad Ramey (USA), Tony Finau (USA), Chez Reavie (USA), Matt Fitzpatrick (ENG), Xander Schauffele (USA), Brian Harman (USA), Scottie Scheffler (USA), Russell Henley (USA), Adam Scott (AUS), Tom Hoge (USA), J.J. Spaun (USA), Max Homa (USA), Jordan Spieth (USA), Billy Horschel (USA), Scott Stallings (USA) , Viktor Hovland (NOR), Sepp Straka (AUT), Mackenzie Hughes (CAN), Adam Svensson (CAN), Sungjae Im (KOR), Sahith Theegala (USA), Tom Kim (KOR), Justin Thomas (USA), K.H. Lee (KOR), Aaron Wise (USA), Luke List (USA), Cameron Young (USA), Hideki Matsuyama (JAP), Will Zalatoris (USA), Collin Morikawa (USA).
Difficile individuare un favorito, un po’ perché sono tutti potenziali candidati al successo, un po’ perché la pausa è stata piuttosto lunga e non è semplice prevedere come possano rispondere a livello prestativo i vari atleti. Justin Thomas ha già vinto questo torno per due volte, mentre Jordan Spieth e Xander Schauffele sono gli unici altri già vincitori in elenco. Loro, insieme probabilmente a Scottie Scheffler, Patrick Cantlay, Seamus Power e Jon Rahm saranno gli uomini da battere.
Il Plantation Course di Kapalua è un par 73 di 7596 yards. Il palcoscenico di questo torneo è assolutamente unico nel suo genere: oltre ad essere uno dei percorsi più belli e suggestivi dell’intera stagione, è anche l’unico par 73 di tutto il PGA Tour. Le buche par 3 sono solo tre in tutto il percorso, con una sola nelle seconde nove. Lo scorso anno vinse l’australiano Cameron Smith in un’edizione a dir poco storica. Basti pensare che i migliori tre punteggi su 72 buche della storia del PGA Tour, furono fatti segnare in quel torneo. Smith vinse con -34, mentre -33 e -32 non bastarono rispettivamente a Jon Rahm e Matt Jones per vincere la gara.
Foto: LaPresse