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Matteo Berrettini: “In finale grazie a un gruppo unito fuori dal campo. Le azzurre di Fed Cup ci hanno ispirato”

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L’Italia affronterà gli USA nella Finale della United Cup 2023, neonata competizione per Nazionali di tennis che coinvolge entrambi i sessi. Gli azzurri torneranno in campo domenica 8 gennaio sul cemento di Sydney, con l’obiettivo di battere la corazzata statunitense e alzare al cielo il trofeo. La missione si preannuncia decisamente ostica, considerando la caratura dell’avversario, ma la formazione guidata da coach Vincenzo Santopadre ha tutte le carte in regola per fare saltare il banco e regalarsi una giornata indimenticabile. I nostri portacolori hanno battuto la Grecia in semifinale per 4-1. Berrettini ha perso contro Stefanos Tsitsipas, ma l’impresa di Martina Trevisan contro Maria Sakkari e i due successi agevoli di Lorenzo Musetti e Lucia Bronzetti sono valsi il passaggio del turno.

Matteo Berrettini ha analizzato la propria prestazione attraverso i canali federali: “Personalmente è stato un grande match, in una grande atmosfera. Sapevamo che in Australia c’è una bella comunità greca quindi ovviamente li abbiamo sentiti sul campo. Ma è stato tutto davvero bello. Mi piace molto giocare con il pubblico, specialmente dopo aver sperimentato gli spalti chiusi con il Covid. Amiamo il pubblico e ci piace quando si fa sentire. Ovviamente non ero felice alla fine, però la cosa bella delle competizioni a squadra è che, anche quando perdi, puoi ancora vincere il tie. E grazie a Lucia e agli altri compagni di squadra, sono felice del fatto che giocheremo la finale di domani. Personalmente, ho giocato un buon match, non sono felice del risultato ma la testa è già agli Stati Uniti”.

Il romano ha poi proseguito:Le ragazze di Fed Cup (Schiavone, Vince, Errani, Pennetta, n.d.r:) sono state di grande ispirazione per tutti noi. Penso che siano state grandi. Tutte e quattro sono state top ten e hanno vinto molto. Penso che quando giochi competizioni di squadra è importante creare un gruppo solido fuori dal campo perché ti aiuta a performare meglio in campo. Questo è ciò che abbiamo fatto dal primo giorno. Quando abbiamo capito quale sarebbe stata la squadra, quindi quando abbiamo firmato per iscriverci, abbiamo iniziato subito a consolidare il gruppo, parlando di quando saremmo venuti qui e di come avremmo festeggiato il Natale sull’aereo insieme. Abbiamo iniziato a passare del tempo insieme e creare questo legame è molto importante. Penso che siamo in finale perché siamo un gruppo unito fuori dal campo”.

Foto: Lapresse

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