MotoGP
MotoGP, Francesco Bagnaia pronto a porre fine alla maledizione del numero “1”
Porre fine a una maledizione. Negli ultimi 30 anni, solo otto piloti hanno avuto l’onore di difendere il titolo mondiale di MotoGP con il numero “1” impresso sulla parte anteriore delle loro moto. I riferimenti vanno dall’australiano Mick Doohan, passando per Casey Stoner, Jorge Lorenzo, e arrivando a Francesco Bagnaia. L’elenco è completato dagli americani Wayne Rainey (1991-1993), Kevin Schwantz (1994), dallo spagnolo Alex Crivelle (2000) e dagli altri due statunitensi Kenny Robert Jr. (2000) e Nicky Hayden (2006)
Il centauro piemontese, vincitore del titolo l’anno scorso, sarà il primo pilota a distanza di 11 anni, dunque, a gareggiare con questo simbolo, cercando di porre fine a una serie negativa che dura da un quarto di secolo. Leggendo le statistiche, l’ultimo pilota a difendere con successo l’iride fu Doohan, con il suo quinto titolo consecutivo vinto nel 1998 in 500cc.
Poi lo stesso australiano, Criville, Roberts Jr., Hayden, Stoner e Lorenzo non hanno mai confermato la vittoria nell’anno successivo. Giusto parlare quindi di un destino avverso in questo caso, ma Pecco vorrà invertire la tendenza, supportato da una Ducati che l’anno scorso si è dimostrata la miglior moto del lotto. In più, Bagnaia è riuscito a sfruttarla come nessuno, soprattutto nella seconda parte di stagione, e ciò gli ha permesso di concludere vittoriosamente il campionato.
Il pilota italiano, ovviamente, dovrà guardarsi da rivali agguerriti, come lo spagnolo Marc Marquez e il francese Fabio Quartararo, riferimenti di Honda e di Yamaha, ma indubbiamente le motivazioni non mancheranno per confermarsi campione e sfatare anche il tabù del n.1 sul cupolino.
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Foto: MotoGP.com Press