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MotoGP, sarà un Mondiale per quattro nel 2023? La coppia Ducati Bagnaia-Bastianini contro Quartararo ed il redivivo Marc Marquez

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A meno di tre mesi dal round inaugurale di Portimao, in programma dal 24 al 26 marzo, è giunto il momento di cominciare a proiettarci verso la corsa al titolo nel Mondiale MotoGP 2023. L’uomo da battere sarà inevitabilmente il campione in carica Francesco Bagnaia, che dovrà però vedersela con una concorrenza sempre più agguerrita e competitiva.

“Pecco” si avvicina alla prossima stagione con meno pressione rispetto al passato, dopo aver coronato il sogno di laurearsi campione del mondo in sella ad una Ducati, ma il suo nuovo compagno di squadra potrebbe mettere in discussione alcune dinamiche all’interno del team factory emiliano. La casa di Borgo Panigale ha infatti deciso di promuovere Enea Bastianini nella squadra ufficiale al posto di Jack Miller (ingaggiato dalla KTM), formando una coppia tutta italiana che promette scintille.

“Bestia” è reduce da un’annata strepitosa, in cui ha conquistato quattro vittorie di tappa chiudendo al terzo posto in campionato con la Ducati GP21 del Team Gresini. Dopo sole due stagioni nella classe regina, il 25enne romagnolo si è guadagnato un posto da ufficiale e nel 2023 va considerato un possibile candidato al titolo. Bagnaia rischia dunque di ritrovarsi proprio in casa l’antagonista principale verso la riconferma iridata, senza dimenticare però altri due nomi molto quotati.

Fabio Quartararo rappresenta una minaccia credibile per le sue incredibili qualità di guida, ma l’impressione è che non possa competere fino in fondo con le punte di diamante della Ducati senza un deciso passo avanti prestazionale della sua Yamaha. La M1 nel 2022 ha evidenziato un gap tecnico enorme rispetto alle Rosse, che il Diablo è riuscito a colmare solo in determinati contesti grazie al suo talento.

Discorso simile in prospettiva anche per Marc Marquez, pronto ad affrontare quella che potrebbe rivelarsi la prima vera stagione full time (con ambizioni da titolo) dopo un triennio da incubo sul fronte degli infortuni. L’otto volte iridato, se supportato sufficientemente da una Honda perlomeno competitiva, ha tutte le carte in regola per insidiare l’egemonia ducatista e battagliare a lungo per il Mondiale.

Credit: Valerio Origo

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