Basket

NBA, i risultati della notte (1° gennaio): Luka Doncic ne mette 51, Fontecchio senza minuti

Pubblicato

il

Sono state ben nove le partite disputate in questa notte NBA, significativa per aver salutato il 2022 e accolto il 2023. Nella lega della palla a spicchi più prestigiosa e spettacolare del pianeta, sono emersi risultati interessanti che hanno definito il quadro della situazione nella Eastern e nella Western Conference. Andiamo a scoprirli per comprendere in che direzione si stia andando.

Gli Indiana Pacers hanno prolungato la loro striscia vincente, portando a tre i successi consecutivi grazie all’affermazione contro i Los Angeles Clippers 131-130 alla Gainbridge Fieldhouse. Ci ha pensato il tandem Tyrese Haliburton (doppia doppia da 24 punti e 10 assist)-Myles Turner (top scorer da 34 punti tra le fila di Indiana e 10/10 dalla lunetta) a regalare il successo alla squadra di coach Rick Carlisle. Pacers che hanno raggiunto quota 20 vittorie stagionali, mentre per i Clippers straripante la prestazione di Paul George: 45 punti, 9 rimbalzi, 4 assist e 3 stoppate per lui. Un season-high, però, non sufficiente a evitare la capitolazione alla formazione di Tyronn Lue, in balia delle iniziative di Haliburton soprattutto nell’ultimo quarto.

 

Pronostici rispettati e vittoria dei Brooklyn Nets 123-106 contro i Charlotte Hornets allo Spectrum Center. Per i Nets siamo a una serie di undici affermazioni consecutive, considerando che negli ultimi 16 incontri le vittorie sono state ben quindici. E’ stato, tanto per cambiare, il magico duo formato da Kevin Durant (23 punti, 5 rimbalzi e 4 assist) e da Kyrie Irving (28 punti, 6 rimbalzi e 4 assist) a trascinare Brooklyn, affossando gli Hornets a cui non sono state sufficienti le prestazioni di Mason Plumlee e di LaMelo Ball: doppia doppia per loro, rispettivamente da 22-10-3 e da 23-7-11. Con questo risultato, i Nets possono vantare un record di 24 successi e 12 ko, seconda compagine a Est alle spalle di Boston.

NBA, i risultati della notte (31 Dicembre): Banchero ne fa 21 ma non bastano. Vittorie per Lakers e Warriors

Match decisamente vivo allo United Center tra i Chicaco Bulls e i Cleveland Cavaliers, con il successo di quest’ultimi 103-102. Prestazione di squadra rilevante dei Cavs con cinque giocatori in doppia cifra e best scorer Caris LeVert (23 punti). Poco da fare per il Bulls, con un buon DeMar DeRozan da 21 punti, 4 rimbalzi e 3 assist e un Nikola Vucevic da 11 punti e 14 rimbalzi, senza dimenticare i 19 punti realizzati da Ayo Dosunmu. Cleveland che con questo riscontro ha posto fine alla striscia di tre ko consecutivi.

Al Toyota Center sono caduti piuttosto pesantemente gli Houston Rockets 88-108 al cospetto dei Ney York Knicks. Il protagonista è stato Julius Randle, capace in 39 minuti di 35 punti, mettendo insieme 12 rimbalzi e 6 assist. Una prestazione da associare a quella del compagno di squadra Immanuel Quickley (27 punti, 5 rimbalzi e 7 assist), tenendo conto che il totale in fase di realizzazione è stato di 77 punti per loro. E così nella seconda tappa del “Texas Triangle“, si è fermata a cinque la sequenza di sconfitte consecutive. Da questo punto di vista i Rockets hanno confermato i limiti che già erano emersi contro i Mavericks.

A proposito di Mavericks, altra partita pazzesca firmata da Luka Doncic. Al AT&T Center il derby texano tra Mavs e Spurs ha sorriso a Dallas grazie alle magie dello sloveno, che ha messo a referto 51 punti, 9 assist, 6 rimbalzi, 4 stoppate e 6/10 da tre punti. Medie disumane, considerando che Doncic nelle ultime 5 partite ha eguagliato e andato oltre il numero 50, alla voce punti ottenuti, in tre circostanze. Cose che prima dei 25 anni hanno saputo fare in pochi, otto nella storia della NBA. Bisogna scomodare LeBron James, Kobe Bryant, Michael Jordan, Kareem Abdul-Jabbar e Wilt Chamberlain per intenderci. Un nuovo record è anche quello che Luka sia il primo giocatore della storia della lega a totalizzare più di 225 punti, più di 50 rimbalzi e più di 50 assist in 5 partite. 126-125 dunque per i Mavericks e vanificati il “trentello” di Keldon Johson e la doppia doppia di Jakob Poeltl (19 punti e 15 rimbalzi) tra le fila di San Antonio.

C’era attesa per la sfida tra i New Orleans Pelicans e i Memphis Grizzlies, trattandosi di due delle prime tre squadre della Western Conference, guidate dalle prime due scelte del Draft NBA 2019, ovvero Zion Williamson (Pelicans) e Ja Morant (Grizzlies). Un confronto che ha visto Morant realizzare 32 punti e servire per i compagni 8 assist, ben coadiuvato da una prestazione sontuosa al rimbalzo di Steven Adams (21). Per Williamson 20 punti realizzati e 9 rimbalzi insufficiente per evitare la capitolazione dei Pelicans al FedExForum. Grizzlies vittoriosi 116-101 che salgono a 22 successi stagionali, tallonando a Ovest Denver e appunto New Orleans.

Sono arrivati i successi dei Detroit Pistons 116-104 contro i Minnesota Timberwolves, in grande difficoltà, e dei Philadelphia 76ers contro gli Oklahoma City Thunder 115-96 e il ko degli Utah Jazz 123-126 contro i Miami Heat al Vivint Arena di Salt Lake City. Nessun minuto per Simone Fontecchio, rimasto a guardare la sconfitta dei propri compagni in un match in cui Bam Adebayo e Tyler Herro hanno mostrato chiari segnali di vitalità: 32-8-5 per il primo e 29-9-6 per il secondo.

I RISULTATI DELLA NOTTE NBA

Indiana Pacers-Los Angeles Clippers 131-130
Charlotte Hornets-Brooklyn Nets 106-123
Chicago Bulls-Cleveland Cavaliers 102-103
Houston Rockets-New York Knicks 88-108
San Antonio Spurs-Dallas Mavericks 125-126
Memphis Grizzlies-New Orleans Pelicans 116-101
Minnesota Timberwolves-Detroit Pistons 104-116
Oklahoma City Thunder-Philadelphia 76ers 96-115
Utah Jazz-Miami Heat 123-126

Foto: LaPresse

Exit mobile version