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Novak Djokovic travolge Tsitsipas, vince gli Australian Open per la decima volta ed eguaglia il record di Slam di Nadal

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Il più forte è sempre lui. Novak Djokovic vince l’edizione 2023 degli Australian Open, sconfiggendo nella Finale della Rod Laver Arena di Melbourne il greco Stefanos Tsitsipas. Con il punteggio di 6-3 7-6 (4) 7-6 (5) in 3 ore esatte di partita, il serbo si è imposto, portando a 10 i sigilli in questo Major e a 22 le vittorie Slam, raggiungendo in vetta a questa graduatoria dell’Era Open Rafael Nadal. Un match nel quale Nole è quasi sempre stato in controllo, giocando meglio dell’avversario i punti importanti e mettendo in mostra la sua classe.

Alla prova dei fatti, da lunedì, Djokovic tornerà n.1 del mondo, strappando lo scettro allo spagnolo Carlos Alcaraz, concludendo questo torneo con un solo set perso (nel secondo turno) e perdendo solo in sei circostanze i turni al servizio. Una grande dimostrazione di forza valsa, inoltre, il 93° titolo in carriera nella sua straordinaria carriera. Per Tsitsipas una chiara bocciatura alla sua seconda Finale Major in carriera, ricordando il ko proprio contro Djokovic del 2021 sulla terra rossa del Roland Garros.

Nel primo set si comprende quanto la concentrazione di Novak sia massima. Il serbo usa l’arma della profondità, specie dalla parte del rovescio di Tsitsipas, per fare gioco e per il greco sono dolori. Nel secondo game, il n.4 del mondo è costretto a cancellare due palle break, ma nel quarto cede al pressing da fondo del suo avversario. Non è rapido con i piedi come nei turni precedenti l’ellenico, forse anche un po’ frenato dalla tensione del confronto. Il campione nativo di Belgrado, invece, è centratissimo e non concede chance al suo avversario, variando molto il proprio tennis nei turni in battuta e senza dare troppi punti di riferimento. Alla fine della fiera, una frazione nel pieno controllo di Nole, conclusa sul 6-3.

Nel secondo set il rendimento di Tsitsipas cresce in termini di velocità di palla con il dritto, mentre aumentano gli errori non forzati del serbo. Ne viene fuori un confronto equilibrato nel quale emerge un Nole molto nervoso che sfoga tutto quello che ha dentro nei confronti del proprio angolo, Goran Ivanisevic in primis. Il momento importante è quello del decimo game quando Djokovic commette un errore molto grave con il rovescio lungolinea, dando la chance a Tsitsipas di chiudere il parziale. L’ellenico però non spinge a dovere in risposta, mettendo nelle condizioni il balcanico di annullare il set-point. Si va al tie-break e sono i nervi a farla da padroni. Il nativo di Atene perde completamente la misura dei colpi con il dritto, nonostante il suo avversario sia autore di un doppio fallo e di un inusuale errore con il rovescio. Djokovic, quindi, archivia la pratica sul 7-4.

Nel terzo set il greco tenta una reazione, strappando il servizio al serbo in apertura, ma poi spreca tutto nel secondo game, permettendo con alcuni errori non forzati di pareggiare i conti al rivale. Una frazione che si sviluppa on serve nella quale l’ellenico ricorre spesso al servizio vincente per facilitarsi la vita. Si va al tie-break e si assiste a un soliloquio di Nole che va avanti 5-0. Tsitsipas ha una minima reazione, ma il balcanico non trema e con un splendido dritto sulla riga chiude sul 7-5.

Leggendo le statistiche si notano i 15 ace del greco che ha cercato con questo fondamentale di tenersi a galla, ma alla fine i 36 vincenti e 22 errori non forzati in totale hanno consentito a Djokovic di aggiudicarsi l’incontro in maniera chiara.

Foto: LaPresse

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