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Nuoto, Alessandro Miressi: “Voglio vincere, solo così mi viene da sorridere”

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Alessandro Miressi

Si sorride solo se si vince. Alessandro Miressi è animato da questo spirito e sempre lo sarà, cimentandosi nella gara regina del nuoto, i 100 stile libero. L’atleta piemontese, reduce da un 2022 molto intenso, si sta preparando in vista di una stagione nel quale la successione degli eventi sarà meno convulsa dove i Mondiali di Fukuoka (Giappone) in vasca lunga nel mese di luglio saranno il target principale.

In funzione di quell’obiettivo si lavora, dopo essersi lasciato alle spalle un 2022 in cui le soddisfazioni in staffetta non sono mancate, mentre nella prova individuale non tutto è andato come si sarebbe voluto. Giusto citare infatti l’oro e il bronzo ai Mondiali di Budapest (Ungheria) nella 4×100 mista e nella 4×100 stile libero, mentre negli Europei di Roma, oltre ai due ori nelle due specialità già citate, è arrivato il bronzo nei 100 sl in una prova nella quale il fenomenale rumeno David Popovici ha stabilito il nuovo record del mondo di 46.86, cancellando il primato precedente del brasiliano Cesar Cielo, ottenuto proprio nella vasca del Foro Italico in occasione dei Mondiali 2009 e supportato dai costumi in gomma.

Miressi ha approfondito questi temi, ospite dell’ultima puntata di Swim2U, su Sport2U e in collaborazione con OA Sport, condotta da Enrico Spada e da Aglaia Pezzato. Il primo aspetto su cui si è focalizzati è stato su cosa la stagione scorsa abbia lasciato: “A Budapest ho avuto dei problemini che comunque sono stato in grado di superare, facendo bene in staffetta. Difficoltà che mi hanno fatto capire delle cose su me stesso, rispetto alla gestione della gara, utili per i prossimi eventi. Già agli Europei di Roma e poi ai Mondiali in vasca corta a Melbourne i riscontri sono stati buoni“.

Miressi, infatti, nella rassegna iridata nella piscina da 25 metri ha vinto l’oro nella 4×100 sl e nella 4×50 mista, l’argento nella 4×50 sl e il bronzo nei 100 sl e nella 4×100 mista. Un 2022, dunque, particolarmente intenso nel quale forse all’azzurro è anche un po’ mancata la ISL, ovvero la International Swimming League, competizione a squadre in vasca corta nella quale tanti nostri portacolori avevano avuto occasione di confrontarsi in un format particolare contro grandi campioni stranieri: “Penso di aver un po’ risentito della mancanza di questa competizione, perché l’allenamento con le gare mi era stato molto utile proprio nella gestione della mia specialità“.

Una concorrenza spietata nei 100 sl e “Mirex”, più che concentrarsi sul tempo, bada al sodo: “I rivali sono tanti. Popovici, Chalmers e magari tornerà anche Dressel. L’importante è mettere la mano davanti e io lavoro per quello. Ormai questa gara non è come una volta in cui ti potevi permettere un passaggio controllato nei primi 50 metri, per poi fare un ritorno straordinario. Si deve passare forte, con la capacità però di avere sempre un po’ di margine per chiudere altrettanto bene nel secondo 50“.

E dunque l’obiettivo sono i Mondiali di Fukuoka: “Sì, tutto è incentrato nel 2023 per la rassegna iridata, mentre nel 2024 sarà una situazione un po’ caotica perché ci saranno Mondiali, Europei e Olimpiadi. Ci penseremo con il mio allenatore, Antonio Satta. A cosa punto? Non lo dico, ma solo vincere può strapparmi un sorriso“.

VIDEO INTERVISTA ALESSANDRO MIRESSI

Foto: LaPresse

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