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Pattinaggio artistico, come cambiano le prospettive dell’Italia in vista dei Mondiali

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Smaltita la sbornia del trionfo alla rassegna continentale l’Italia del pattinaggio artistico deve proiettarsi adesso sui Campionati Mondiali 2023, rassegna che andrà in scena quest’anno in Giappone, nello specifico alla Super Arena di Saitama, dal 20 al 26 marzo.

Sarà un’avventura decisamente diversa rispetto a quanto successo ad Espoo, non solo in termini di risultati ma anche per mera questione numerica. A partire per il Sol Levante ci saranno infatti sei rappresentanti contro i nove attivi in Finlandia: due atleti del singolo maschile, una coppia d’artistico, due di danza, e una per il singolo femminile.

Il podio sarà decisamente fattibile in una specialità su quattro, ovvero la danza sul ghiaccio, prova in cui i neo Campioni d’Europa Charléne Guignard-Marco Fabbri punteranno almeno per il gradino più basso del podio in una sorta di replica di quanto già successo in occasione delle Finali Grand Prix, dove dovettero cedere il passo ai canadesi Gilles-Poirier e agli statunitensi Chock-Bates. I presupposti dunque per conquistare un’altra medaglia pesante ci sono tutti. Per Manni-Roethlisberger l’obiettivo sarà invece passare il taglio a qualificarsi al programma libero. Nella scorsa edizione la soglia è stata 63.97, compatibile dunque con 64.23 ottenuti dagli azzurri agli Europei.

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In campo maschile invece Matteo Rizzo e Daniel Grassl avranno il non semplice compito di attestarsi tra le prime otto posizioni. Difficile, almeno al momento, competere con il trittico nipponico e con il super quadruplista Ilia Malinin. A questi si aggiungono – tra gli altri – alcune mine vaganti come il sudcoreano Cha e il Campione Europeo Adam Siao Him Fa, apparso in grande spolvero in quel di Espoo. I nostri ragazzi dunque non dovranno pensare al risultato, bensì pattinare per loro stessi due programmi puliti. Il resto verrà da sé.

Situazione a dir poco paradossale poi nelle coppie, dove Sara Conti-Niccolò Macii si troveranno ad affrontare per la prima volta in carriera un Campionato del Mondo da Campioni Europei in carica. Difficile decifrare come si dispiegherà la gara, in quanto non è ancora chiaro se la compagine cinese prenderà effettivamente parte alla competizione oppure no. Sarà proprio questo l’ago della bilancia. La partecipazione di Cheng Peng-Yang Jin chiuderebbe di fatti qualsiasi ipotesi relativa alla medaglia, in quanto si sommerebbe alla presenza di altri due team ingiocabili, ovvero i favolosi giapponesi Riku Miura-Ryuichi Kihara e gli statunitensi Alexa Knierim-Brandon Frazier. Senza la Cina, invece, la porta per il terzo posto sarà aperta. E sognare non costerà nulla.

In ultimo, la complicatissima gara femminile, dove sarà davvero importante, per mille motivi, centrare di nuovo un piazzamento tra le prime ventiquattro per guadagnare un accesso al libero, come fatto nel 2022 da Lara Naki Gutmann, magari avvicinandosi ad una non impossibile top 15.

Foto: Valerio Origo (LPS)

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