Una gara da leone. Matteo Rizzo ha conquistato la medaglia d’argento ai Campionati Europei 2023 di pattinaggio artistico, rassegna in scena in quel di Espoo (Finlandia) fino a domenica 29 gennaio. Il nostro gioiellino, già al posto d’onore dopo lo short, è riuscito nell’impresa rendendosi artefice di un libero di altissimo profilo in cui ha dimostrato tutta l’esperienza accumulata nel corso degli anni.
In una gara in linea generale contrassegnata da tante, tantissime, sbavature dalla maggior parte dei concorrenti, l’allievo di Franca Bianconi, penultimo a scendere sul ghiaccio, sapeva di poter sbagliare il meno possibile. Ma il primo elemento, il quadruplo toeloop, non va a causa un atterraggio a due piedi.
Serviva dunque il colpo di coda, l’asso nella manica da tirare fuori proprio nel momento migliore. E quell’asso della manica si chiama quadruplo loop. Così, quando le note di “Talking to moon” di Bruno Mars riempiono la Meetro Arena, il pattinatore lo esegue splendidamente, come mai aveva fatto in carriera fino ad ora. Dopo aver snocciolato due salti puntati, triplo flip/euler/triplo salchow e il triplo lutz, l’azzurro supera poi la sezione più importante, quella del triplo axel, prima ruotato in sequenza con il doppio axel, poi in combinazione con il doppio toeloop. Da lì sarà una vera e propria liberazione, una festa scandita al cambio del ritmo dettato da “That’s What I Like“, musica che Matteo cavalca splendidamente sfogandosi con un urlo liberatorio alla fine della prestazione. Un programma con cui l’atleta delle Fiamme Azzurre vincerà addirittura il segmento grazie a 173.46 (86.88, 86.58) per 259.92 punti, cedendo il passo al solo Adam Sio Him Fa, troppo avanti per essere insidiato.
Il francese infatti, con ben dieci punti di vantaggio dopo il corto entra in pista concentrato; il lutz lo ruota volutamente soltanto triplo, optando per due quadrupli toeloop (uno con caduta), un quadruplo salchow e cinque tripli tra cui un axel. Malgrado una qualità non altissima e qualche errore il transalpino porta magistralmente a casa il risultato guadagnando 171.24 (86.49, 85.75) per 267.77.
Festeggia anche la vera, grande, sorpresa di questa rassegna, ovvero lo svizzero Lukas Britschgi, bravissimo ad accaparrarsi il bronzo grazie a uno dei pochi programmi confezionati senza la minima imprecisione, impreziosito nello specifico da un bagaglio tecnico di alto livello (due quadrupli e sette tripli) con cui ha raccolto 168.75 (85.92, 82.83) per 248.01, nuovo primato personale.
Rimonta mancata per i restanti due azzurri. Una caduta nel quadruplo lutz, un turn nel quadruplo flip e una rotazione mancante nel triplo axel malgrado un atteggiamento combattivo hanno rallentato la rincorsa del più atteso del lotto, Daniel Grassl, sesto con 153.80 (77-.01, 77.79) per 230.83. Ma per il nativo di Merano le ultime settimane sono state tutto tranne che semplici. Il nostro ragazzo sta infatti passando un periodo a dir poco tormentato a causa di una ignobile ondata di hating scaturita dalla sua decisione di allenarsi in Russia alla corte di Eteri Tutberidze. Una volta rinfrescata la testa, siamo sicuri, Daniel tornerà più solido e forte di prima.
Gabriele Frangipani invece, dopo un inizio da medaglia caratterizzato dalla realizzazione di due quadrupli (toeloop e salchow) e due tripli axel di cui il primo agganciato al triplo toeloop, è andato in tilt dopo la mancata esecuzione del triplo salchow agganciato ad euler/triplo toeloop, una defaillance che gli ha fatto perdere il focus e l’ha portato a cadere nel triplo flip, nel triplo lutz e durante la sequenza di passi. Un blackout che, purtroppo, ha inchiodato il suo punteggio a 134.27 (65.98, 72.29) per 211.62, score valido per la decima piazza
Sale dunque a tre il bottino azzurro in quel di Espoo, aspettando una giornata di domani che si prospetta storica per i nostri colori.