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Rugby
Rugby, Sei Nazioni 2023: le favorite. Francia in pole position, ma occhio alle sorprese
Inizia questo weekend il Guinness Sei Nazioni e inizia questo weekend la caccia alla Francia, campione in carica e favorita per il bis anche quest’anno. Ma nell’anno dei Mondiali il torneo continentale assume un sapore diverso e le sorprese sono dietro l’angolo.
Con la Rugby World Cup in programma a settembre, infatti, alcune formazioni hanno già il torneo iridato nel mirino e pur onorando al massimo il Sei Nazioni lo affrontano coscienti che è un passaggio obbligato verso i Mondiali. Francia e Inghilterra sono squadre che puntano al titolo mondiale, l’Irlanda sogna sicuramente di conquistare finalmente un ruolo principale alla RWC e, dunque, attenzione ai possibili esperimenti e turnover durante il Sei Nazioni.
Nonostante ciò la Francia è la favorita d’obbligo per il torneo. Dupont e compagni sono un gruppo esperto ormai, unito, guidato da anni dallo stesso staff e con i Mondiali in casa tra pochi mesi la programmazione ha portato i Bleus ad arrivare al 2023 al massimo. Difficile batterli, soprattutto guardando alle alternative.
La prima appare l’Irlanda. Anche qui parliamo di una squadra molto esperta e solida, la prima nel ranking mondiale e, dunque, è obbligatoriamente messa tra le favorite del Sei Nazioni. Il dubbio è sulla “troppa” esperienza degli irlandesi, con molti giocatori che vanno gestiti nel minutaggio e con i Mondiali alle porte non è detto che il CT Farrell non faccia ricorso a un ampio turnover.
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Discorso a parte va fatto su Inghilterra e Galles. Entrambe hanno subito uno shock negli ultimi mesi, con Eddie Jones e Wayne Pivac esonerati e Steve Brothwick e Warren Gatland catapultati di colpo sulle rispettive panchine. Un cambio in corsa, a meno di un anno dai Mondiali, fa parlare e ora bisognerà capire se questo shock è stato metabolizzato velocemente dalle due squadre, cambiando un trend decisamente negativo nel 2022, o se la lunga scia delle delusioni continuerà. Nel primo caso tornano tra le favorite, in caso contrario sarà un lungo purgatorio per Inghilterra e Galles.
Scozia e Italia, infine, non sono nei radar delle favorite per il titolo. Ma entrambe possono approfittare proprio dei discorsi fatti qui sopra. Per britannici e azzurri i Mondiali non sono – oggettivamente – un obiettivo e dunque potrebbero arrivare più concentrati al Sei Nazioni. Entrambe arrivano da una stagione positiva, hanno uno staff confermato e giocatori in crescita. Vincere il Sei Nazioni? Difficile se non impossibile, ma attenzione alle sorprese che potrebbero riservare.
Foto: Yoann Cambefort/DPPI – LPS