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Salto con gli sci

Salto con gli sci: Ryoyu Kobayashi è tornato davvero, ancora sua Sapporo. Giovanni Bresadola 27°

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Ryoyu Kobayashi

Il Concorde è realmente tornato. Ryoyu Kobayashi ripete quanto fatto due giorni fa e si impone di nuovo a Sapporo: è il suo successo numero 29 in Coppa del Mondo, che non avrà effetti sulla sua corsa alla Sfera di Cristallo (se la giocano altri), ma fa capire come il fenomeno giapponese abbia ripreso a macinare salti fenomenali. Come, per esempio, il secondo di gara, in condizioni di vento che certo non si possono definire semplici per chiunque. Le sue misure sono di 141 e 143 metri con 136 e 144.2 punti, per un totale di 280.9.

Distanziato ampiamente il secondo, il norvegese Halvor Egner Granerud, che dopo aver guidato la prima serie con 142.9 punti deve accontentarsi della piazza d’onore a quota 268.9. Dal momento che, però, il suo principale avversario di Coppa del Mondo, il polacco Dawid Kubacki, finisce 11° (238.7) con un brutto secondo salto, per lui la partita più importante si riapre quando pareva oramai chiusa: deve recuperare soli 48 punti. Terzo il tedesco Markus Eisenbichler, che recupera dal settimo posto con i suoi salti da 140.5 e 139.5 metri che, sommando i relativi 129.7 e 127.2 punti, significano 256.9 anche senza l’aiuto della compensazione, per utilizzare un eufemismo.

Quarto posto per lo sloveno Domen Prevc, che rimonta dal 12° per arrivare a quota 249.8 e superare, tra gli altri, il norvegese Johann Andre Forfang, il cui salto da 143.5 metri nella prima serie è il più lungo della gara, ma non è supportato dalle valutazioni dei giudici e, poi, neanche dal secondo, dato che chiude a 241.9. Sesto l’altro Prevc, Peter, con 241.7, poi l’austriaco Daniel Tschofenig con 241.3 (e un altro calo chiaro nella seconda serie, complice anche un abbassamento di stanga cui si sono adattati bene in due). Ottavo il polacco Piotr Zyla con 240.5, poi gli sloveni Anze Lanisek e Timi Zajc rispettivamente a 240.4 e 239.7.

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Un italiano riesce ad accedere alla seconda serie: si tratta di Giovanni Bresadola, che ci entra da 30° con 129 metri e 103.8 punti. Recupera tre posizioni nella seconda serie, in cui salta 119.5 metri e 85.2 punti per un totale di 189, chiudendo 27°. Approfitta anche del salto “bucato” dallo sloveno Ziga Jelar, non in grado di adattarsi a condizioni davvero complesse al pari dell’altro Kobayashi, Junshiro, e dello svizzero Killian Peier. Va comunque detto che la prima serie ha portato esclusioni eccellenti: l’austriaco Michael Hayboeck, il norvegese Marius Lindvik, il tedesco Karl Geiger.

Dal momento che in questa competizione era prevista la qualificazione, essa non viene superata dagli altri due azzurri impegnati, Alex Insam e Francesco Cecon. Nel salto considerato ottengono 107.5 e 107 metri con rispettivi 73.5 e 73.4 punti: ne bastava uno e mezzo in più a entrambi.

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Foto: LaPresse

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