Salto con gli sci: Stefan Kraft si prende ancora Sapporo, Kobayashi rimonta ed è 3°. Italiani oltre i 30

Torna a ruggire Stefan Kraft, e lo fa in una città nella quale si è sempre ben distinto. Quarta vittoria per l’austriaco a Sapporo, seconda stagionale dopo quella a pari merito di Ruka; per lui performance davvero brillante, anche con un certo qual aiuto del vento, che nelle due occasioni in cui salta si rivela sempre favorevole. Per lui 139 e 135.5 metri nelle due serie, per rispettivi 148.8 e 134.7 punti: totale di 283.5 per il ventinovenne di Schwarzach im Pongau.

Al secondo posto, con grande costanza e soprattutto una seconda serie di livello, il norvegese Halvor Egner Granerud, che trova salti da 129.5 e 132 metri per 138.5 e 139.4 punti (ma è soprattutto il secondo a essere di livello). 277.9 il complessivo per lui. A fare pesantemente rumore, però, è la rimonta di Ryoyu Kobayashi: il Concorde giapponese, dopo l’11° posto a metà gara (129 metri e 130.9 punti), s’inventa un secondo salto fuori dalla realtà, con 137.5 metri e 145.2 punti, quasi a voler dire “sono qui e sono tornato”. Agguanta così il podio, confermando le cose belle fatte vedere ieri.

A completare la top 5 ci sono il polacco Dawid Kubacki, che limita in qualche modo il riavvicinamento di Granerud in classifica generale facendo segnare 264.8 alla fine, e l’austriaco Daniel Tschofenig, a quota 257.9. Nei primi dieci altra rimonta notevole, quella dell’ulteriore austriaco Manuel Fettner, da 19° a 6° con 255.2. Settimo a quattro punti di distanza il tedesco Andreas Wellinger, poi i polacchi Kamil Stoch a 250.6 e Piotr Zyla (dal 20° posto) a 249.8. Anche il decimo, lo sloveno Zak Mogel, s’inventa la scalata da 22° con 248.9 a concludere.

Tutti fuori nella prima serie i tre italiani, dopo aver superato le qualificazioni (che, in questo caso, hanno preceduto la competizione). 123.5 la misura di Alex Insam, 32° con 109.9, mentre è 37° Francesco Cecon con 124 e 105. 46°, invece, Giovanni Bresadola, che si ferma a 112.5 e 92.8.

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Foto: LaPresse