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Sci alpino, Ambesi su Lara Colturi: “Talento sotto gli occhi di tutti, ma ora è meglio che il suo percorso sia lontano dall’Italia”

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Lara Colturi

Lara Colturi continua a far parlare di sé a suon di risultati. Negli ultimi giorni ha vinto l’oro in superG ai Mondiali juniores di sci alpino, poi nel primo gigante di Coppa del Mondo a Kronplatz si è qualificata per la seconda manche, concludendo in diciassettesima posizione. Risultati strabilianti per una ragazza di appena 16 anni, da mesi al centro di un eterno dibattito tra appassionati ed addetti ai lavori per aver scelto di sposare la bandiera albanese.

Sull’argomento è intervenuto Massimiliano Ambesi, noto giornalista e commentatore tecnico di Eurosport, nell’ultima puntata di ‘Salotto Bianco’, andata in onda sul canale Youtube di OA Sport: “Se a livello junior ho un atleta più piccolo di 3 anni che mi va a battere quelli più grandi, allora questo significa un segnale di un certo tipo. Questo vale anche nel biathlon. I risultati di Lara Colturi non sono pesanti, sono pesantissimi. Perché Colturi è una ragazza di 16 anni che si trova ad affrontare avversarie che ne hanno anche 20. E le batte in una specialità sulla carta non propriamente sua: il superG. Il suo lavoro è stato incentrato prevalentemente sulle specialità tecniche, in Coppa del Mondo l’abbiamo vista in gigante e slalom, tranne una sola volta in superG. Ha ottenuto alterni risultati, come normale che sia per una ragazza di 16 anni, che non si è presentata al cancelletto di Coppa del Mondo per vincere, ma per fare esperienza. Di tanto in tanto si è qualificata per la seconda manche ed ha portato a casa punti: si tratta di risultati incredibili, perché non tutte nascono con il nome Mikaela Shiffrin. Anziché criticarla, bisognerebbe farle i complimenti per i risultati ottenuti. I recenti risultati ai Mondiali juniores testimoniano ulteriormente il livello di questa ragazza e del buon lavoro di chi ci sta dietro“.

Ma come è stato possibile che l’Italia, così in difficoltà nel ricambio generazionale, si sia fatta scappare un prospetto del genere? Ambesi lo ha spiegato in maniera lucida: “Si è presa una decisione, non si poteva fare altrimenti, perché la FISI aveva difficoltà a gestire l’idea del gruppo Colturi. A sua volta il gruppo Colturi voleva anticipare i tempi, bruciandoli. Non si è trovato il compromesso, quindi si è fatta la scelta migliore per tutti in quel momento. Poi l’Italia ha perso un potenziale talento. Qualcuno dice che tornerà, io mi auguro di no. Perché se lei trova la dimensione là, è corretto che rimanga là dov’è ora. Lo sci alpino è uno sport individuale, se altrove trova il suo giusto percorso dal punto di vista tecnico, è giusto così”.

Lara Colturi sembra avere tutti i prodromi per una carriera ai massimi livelli: “Il talento della ragazza è sotto gli occhi di tutti. Poi nello sci alpino ci sono gli infortuni, tante variabili impazzite, atlete che in passato erano fenomenali da junior e poi hanno impiegato tanto tempo per trovare la loro dimensione in Coppa del Mondo. Io per esperienza credo che il percorso intrapreso da Lara Colturi possa anche far sognare i suoi tifosi. Non a caso marchi sempre più importanti si stanno interessando a lei. Se a 16 anni riceve attenzioni da Red Bull, significa che non è un’improvvisata. Sono tante le piccole cose che fanno capire cosa possa diventare Lara Colturi. Quello che ha fatto in questa stagione è notevole“.

Per l’Italia potrebbe dunque riproporsi uno scenario già vissuto dall’Austria oltre 40 anni fa: “Io non sto né dalla parte della FISI né da quella di Lara Colturi, sono al di sopra delle parti, analizzo i pro ed i contro delle scelte. Ponderando, questa è la soluzione migliore per tutti, ma non so se in futuro lo sarà ancora per l’Italia, perché se inizierà a vincere in Coppa del Mondo, allora avrà perso un potenziale talento. Fa parte del gioco, è successo all’Austria con Marc Girardelli. Le due situazioni non sono identiche, ma ci sono alcuni punti in comune interessanti. Ora è successo anche all’Italia e ce ne faremo una ragione“.

LA PUNTATA DI SALOTTO BIANCO E L’ANALISI SU LARA COLTURI

Foto: Andrea Cappelletti

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