Sci Alpino
Sci alpino, cancellata la prova della discesa di St. Anton. I motivi e il nuovo programma
La prima prova cronometrata della discesa libera femminile di St. Anton, evento valido per la Coppa del Mondo 2022-2023 di sci alpino, è stata cancellata e dunque non si disputerà nella giornata odierna. Nella notte è infatti caduta la neve sulla località austriaca, gli addetti alla pista si sono prodigati per levarla e rendere praticabile il tracciato, ma l’operazione si è rivelata complicata e la giuria ha optato per la cancellazione. La prova era originariamente prevista per le ore 11.00, è poi stata posticipata alle ore 12.30 e infine è stata annullata. Tutto è dunque rinviato a domani (venerdì 13 gennaio, ore 11.00), quando è prevista un’altra prova cronometrata.
Ricordiamo che, da regolamento, si può disputare la gara soltanto se si è svolta almeno una prova. La discesa libera femminile è prevista per sabato, seguita il giorno successivo da un superG. Le previsioni meteo non sembrano però essere delle migliori per le prossime ore: sono annunciate delle perturbazioni per la serata odierna e nella metà mattinata di domani è prevista ancora la neve. Se non si dovesse riuscire a disputare la prova cronometrata nella giornata di venerdì, però, gli organizzatori potrebbero comunque inventarsi una nuova pianificazione, magari inserendo la prova nella prima mattinata di sabato e poi invertire la disputa delle due gare (superG il sabato e discesa la domenica).
Va però detto che un po’ di nevischio potrebbe cadere anche nel corso del weekend e dunque la situazione non appare delle più semplici. Le gare veloci di St. Anton sono particolarmente attese in casa Italia, visto che si possono giocare carte di lusso come Sofia Goggia ed Elena Curtoni, che indossano il pettorale rosso di leader della classifica di specialità rispettivamente in discesa e in superG. La bergamasca tornerà in gara dopo quasi un mese e vuole prontamente risplendere in questo nuovo anno, lanciando così la volata verso le attese gare di Cortina d’Ampezzo e i Mondiali di febbraio.
Foto: Lapresse