Sci Alpino

Sci alpino, Mondiali 2023: il borsino degli italiani. Come stanno gli azzurri a pochi giorni dalla rassegna iridata

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I Mondiali di sci alpino sono ormai alle porte e l’Italia si presenta sulle nevi francesi di Courchevel e Meribel con grandi ambizioni e con tante carte da medaglia, anche del metallo più prezioso. Molte più certezze in campo femminile, ma al maschile c’è stata un’importante crescita soprattutto nella velocità. Andiamo ad analizzare nel dettaglio ogni settore, ricordando anche che si assegneranno titoli anche in combinata, parallelo e team event, gare totalmente assenti nel circuito attuale della Coppa del Mondo.

VELOCITA’ UOMINI

Dopo un inizio travagliato, l’ultimo mese ha visto cambiare di molto le ambizioni e le speranze azzurre in vista dei Mondiali. Mattia Casse è entrato in una nuova dimensione con i podi in discesa in Val Gardena e a Wengen e con l’ultimo in superG a Cortina. La caduta di domenica non ha lasciato segni sul piemontese, che vuole vivere un Mondiale da protagonista.
Proprio sull’Olympia delle Tofane si è ritrovato Dominik Paris, che ha centrato il primo podio di una stagione che sembrava davvero da dimenticare. Gara dopo gara l’altoatesino ha saputo tornare sui suoi livelli e adesso si presenta in Francia con l’obiettivo di una medaglia.
Non si può poi dimenticare Florian Schieder, fantastico secondo a Kitzbuehel e che sogna il colpo anche a Courchevel, anche perchè arriva senza pressioni e con tutto da guadagnarci.

 

PROVE TECNICHE UOMINI 

Se la velocità ha un indice di positività in continua salita, quello delle discipline tecniche purtroppo pende verso il basso o comunque è rimasto costante a basse percentuali fin dall’inizio della stagione. In slalom c’è stato qualche lampo tra Alex Vinatzer, Tommaso Sala e Stefano Gross, ma manca comunque totalmente la continuità di rendimento per arrivare con una certa consapevolezza ai Mondiali. C’erano grandi aspettativa su Vinatzer, ma l’altoatesino continua ad uscire di pista e la fiducia in vista dei Mondiali è davvero al minimo. In gigante purtroppo l’Italia è quasi una comparsa. Luca De Aliprandini è in una crisi profonda e verrà convocato più per i risultati passati che per quelli attuali. Filippo Della Vite è il giovane su cui puntare, ma non è ancora riuscito ad abbattere il muro della Top-10. Fare medaglia tra slalom e gigante è molto complicato. Anche tra parallelo e combinata le possibilità di podio sono ridotte al lumicino.

 

VELOCITA’ DONNE

Inutile girarci attorno. Il rendimento dell’Italia ai Mondiali di sci alpino passerà da quanto la squadra azzurra avrà raccolto tra discesa e superG femminile. Sofia Goggia si presenta come l’assoluta favorita in discesa ed è la donna da battere dopo una stagione che l’ha vista praticamente dominare. La bergamasca cerca quell’oro iridato che manca nella sua bacheca e non vincerlo sarebbe una delusione. Le ultime settimane di riposo hanno certamente aiutato Goggia a ritrovare la formaz migliore dopo le cadute di St.Moritz e Cortina, che hanno messo un po’ di timore sulal strada verso il Mondiale.

Elena Curtoni sta benissimo ed è una sicurezza in entrambe le specialità ed ha tutte le qualità per fare il colpo grosso sia in discesa sia in superG e l’obiettivo minimo può essere quello di tornare casa almeno con una medaglia. In superG l’Italia ha un vero squadrone, perchè Federica Brignone e Marta Bassino sono altre due carte di altissimo livello che la nazionale azzurra può giocarsi, visto il loro ottimo rendimento nelle ultime gare disputate.

 

PROVE TECNICHE FEMMINILI

Il rendimento in superG può essere uno slancio anche per il gigante sempre per le solite due, Marta Bassino e Federica Brignone. La piemontese è partita fortissimo, ma ha un po’ steccato nelle ultime gare; mentre la valdostana ha cominciato un po’ sottotono, ma si è ripresa con i podi di Kranjska Gora e Kronplatz. Non prendere almeno una medaglia in gigante sarebbe un’altra delusione. In slalom le possibilità sono nulle, con le azzurre che hanno come obiettivo quello di ottenere il miglior piazzamento possibile in Top-15.
Attenzione anche al parallelo e alla combinata: nella prima gara Bassino difende il titolo conquistato a Cortina, ma occhio anche a Brignone; nella seconda invece tanto dipenderà dal rendimento in superG con le due azzurre che dovranno poi difendersi in slalom, ma la medaglia non è utopia.

FOTO: LaPresse

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