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Sci Alpino
Sci alpino, Paolo De Chiesa: “Lara Colturi? La FISI ha fatto bene. I genitori avevano paura che la rovinassero”
La Nazionale italiana di sci alpino attualmente è la migliore al mondo in campo femminile grazie alle Magnifiche Quattro. Stiamo parlando di Sofia Goggia, Marta Bassino, Federica Brignone ed Elena Curtoni. Di queste la sola Bassino ha meno di 30 anni (26). Il presente è denso di successi, ma cosa ci riserverà il futuro? In gigante qualcosa si muove con Elisa Platino ed Asja Zenere, nella velocità le sorelle Delago faticano a trovare una dimensione stabile ai massimi livelli, in attesa di Laura Pirovano; lo slalom resta invece la nota dolente.
Per questo avrebbe potuto fare decisamente comodo la classe 2006 Lara Colturi. Come sappiamo, tuttavia, la figlia dell’olimpionica Daniela Ceccarelli ha optato per acquisire la cittadinanza albanese e gareggiare per la nazione dell’aquila nera a due teste. Sull’argomento ha detto la sua Paolo De Chiesa, ex-sciatore di alto livello e, soprattutto, notissimo commentatore tecnico sulla RAI.
“Al momento siamo anche corto di nuova linfa, è questo il grande problema dello sci italiano, perché anche in campo femminile dietro queste fuoriclasse che coprono le spalle a tutti, e a tutte, c’è ben poco come novità: c’è la Zenere che è bravina, in slalom sembrava la Peterlini, la Rossetti, la Della Mea, la Gulli; quest’ultima non scia così bene, però ha molta grinta e se migliora tecnicamente può far paura, però non si qualificano tra le prime 30, questo è il punto. Per esempio a Campiglio ci sono stati tre inglesi, che sono parte di una Federazione che non ha più soldi perché si devono arrangiare tutti, e ci son stati 3 qualificati, anche con il 60, mentre gli italiani sono stati 2; le americane hanno fatto prima e seconda (prima Shiffrin e seconda la Moltzan), mentre le nostre neanche una qualificata in slalom, questi sono risultati che la dicono lunga sui risultati dello sci italiano (sia femminile che, aprendo una parentesi, anche al maschile), senza il commento di Paolo De Chiesa… Questo è quello che passa al convento, poi si può discutere, dire: questo è il quadro della situazione attualmente”, ha spiegato in relazione alla carenza di ricambi.
Poi entrando nello specifico della questione Colturi: “Per Lara Colturi, la Federazione ha delle regole: ad una certa età in Coppa del Mondo non ci vai, e io personalmente sono d’accordo, per molti no, ma io penso che la trafila più normale sia l’optimum per come la vedo io, però questo è un caso molto particolare, perché comunque la Ceccarelli e suo marito l’hanno sempre allenata loro e non volevano che finisse in altre mani, e possono aver ragione, per carità, perché loro dicono ‘questa ragazzina qui l’abbiamo tirata su noi, scia come diciamo noi, se va nelle mani o scia con un altro allenatore, cambiano le cose e me la rovinano’, quindi è legittimo anche pensare una cosa del genere o temere una cosa del genere; e poi secondo fattore è che loro volevano saltare la trafila di cui parlavo, cioè volevano che la figlia sciasse in Coppa del Mondo, e sotto questo profilo, cioè con questi obiettivi, hanno fatto benissimo, perché in Italia non sarebbe stato possibile, e non si fanno eccezioni ovviamente, se una Federazione comincia a far eccezioni… Io son stato in Federazione con tutte le squadre, tutti i grandi campioni dello sci italiano, compresa la mamma della Colturi che non è mica andata a sciare per l’Albania, nessuno ha sciato per l’Albania o per un’altra squadra: Tomba, Compagnoni, Kostner, Rocca, Ghedina, Paris, Thöni, Gros, e andando indietro tutta la ‘Valanga azzurra’: nessuno ha sciato per l’Albania e son diventati tutti campioni quelli citati. Loro (la famiglia Colturi, ndr) avevano obiettivi completamente diversi e quindi hanno fatto bene, perché quegli obiettivi in questo momento in Italia non si potevano realizzare, non si potevano assolutamente inseguire, perché ci sono delle regole, e io penso che le regole in una squadra siano imprescindibili e fondamentali, quindi ha ragione la Federazione in questo caso a non fare deroghe ed eccezioni, quindi hanno ragione tutte e due: la Federazione a tenere la barra dritta con tutti, compresa la Colturi, e la Colturi secondo me ha fatto benissimo ad andare in Albania perché in Italia non poteva fare quello che voleva, quindi hanno ragione esattamente tutti e due, secondo me. So che qualcuno storcerà il naso leggendo quello che dico, ma io sono convintissimo di aver ragione al 100%: ha ragione la FISI e ha ragione la Colturi. Ponzio Pilato? Eh non lo so, io la vedo così”.
Foto: Andrea Cappelletti