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Sci Alpino

Sci alpino: risposte importanti da Vinatzer e Della Vite. Bassino e Brignone certezze in gigante

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Si è concluso un weekend importante per lo sci alpino azzurro: gli eventi di Coppa del Mondo, divisi tra Adelboden per gli uomini e Kranjska Gora per le donne, hanno portato in dote un bottino di risultati che dà fiducia e morale in vista del prosieguo della stagione. Tra certezze e sorprese (e qualche piccolo passo indietro), la squadra italiana esce rafforzata dagli ultimi due giorni, andiamo ad analizzare quanto accaduto.

Partiamo dalla specialità che è diventata da anni garanzia di risultati di altissimo spessore e che anche stavolta non ha deluso le aspettative: il gigante femminile. Certo, la vittoria è mancata, ma bisogna tenere conto che fare due secondi posti in due gare disputate, con due atlete diverse, non è un risultato da dare per scontato e che al momento qualsiasi altra nazione farebbe fatica a produrre nella specialità.

Nella gara di sabato è stato il turno di Marta Bassino, rimasta leader di specialità nonostante l’attacco di Mikaela Shiffrin. Per la piemontese è arrivato il quinto podio in altrettante gare, striscia interrotta poi il giorno dopo con un quinto posto che non è certo da buttare. La pista slovena si conferma dunque terra di conquista per lei, che in realtà sta tornando quel mostro di continuità visto nel 2021 per cui quasi non fa differenza tra una pista ed un’altra.

La gara di domenica ha invece visto arrivare finalmente il primo podio stagionale per Federica Brignone, che ha toccato così quota 50 piazzamenti tra le prime tre in Coppa del Mondo. Dopo un inizio difficile di stagione, la valdostana sta tornando a mostrare l’immensa qualità sugli sci che l’ha resa una delle migliori interpreti dello sport al mondo nell’ultimo decennio. Per ora ha avuto risposte importanti solo in gigante, ma non ci sarebbe da stupirsi se nelle prossime settimane arrivassero i primi colpi anche in superG.

L’altra notizia positiva arrivata dai giganti femminile è quella legata ad Elisa Platino. In un weekend difficile per Asja Zenere, ci ha pensato lei a recitare il ruolo di terza azzurra: due qualificazioni alla seconda manche, centrando prima un 23° posto e poi migliorandolo subito il giorno dopo con una splendida 16a piazza.

Segnali importanti anche dal settore maschile, che prova a mettersi alle spalle il momento di crisi vissuto in avvio di stagione. L’highlight del weekend non può che essere quanto fatto da Alex Vinatzer nella seconda manche dello slalom di Adelboden. L’altoatesino ha confermato ancora una volta l’assunto che lo vuole sempre tra i migliori, a patto che riesca a rimanere nella pista fino al traguardo.

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Dopo tre uscite consecutive è arrivato un eccezionale quarto posto ad un solo centesimo dal podio. In altre occasioni un distacco simile avrebbe lasciato grande amaro in bocca, ma stavolta prevale nettamente la gioia nel rivedere un ragazzo del suo talento arrivare ad esprimersi al meglio. Sulla scia di quanto accaduto a Garmisch, la squadra azzurra si è comportata bene nel complesso, centrando la top15 anche Tommaso Sala e Stefano Gross (15esimi a pari merito).

Continua la crescita in slalom gigante di Filippo Della Vite. Il classe 2001 è ormai nettamente il numero 1 tra i gigantisti azzurri e continua a migliorare i suoi risultati, costruendo mattone dopo mattone le premesse per un salto di qualità che potrebbe non essere lontano. L’11° posto di sabato è il suo miglior risultato in carriera, limando quel 12° trovato in Val d’Isere nella prima gara stagionale.

Ancora in grande difficoltà tecnica invece Luca De Aliprandini, solo 21° al traguardo. Colpisce l’atteggiamento, apparentemente remissivo, mostrato ad Adelboden, da parte di un atleta che non ha mai disdegnato prendere rischi per andare a caccia del risultato. Lui rappresenta una delle note stonate di questo weekend azzurro e lo stesso si può dire di Giuliano Razzoli, solo 25° in slalom. Da atleti del loro calibro ci si aspetta di più e ci auguriamo che possano tornare presto sui loro standard.

Foto: FISI Pentaphoto

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