Sci Alpino

Sci alpino, Sofia Goggia alla DS: “Ho molte lacune, vorrei migliorare. La mano fa ancora male in partenza”

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Prosegue il percorso di recupero di Sofia Goggia in vista dei prossimi appuntamenti della velocità in Coppa del Mondo (dal 12 al 15 gennaio in quel di St. Anton), a distanza di 23 giorni dalla frattura alla mano sinistra rimediata durante la prima discesa libera di St. Moritz.

La fuoriclasse bergamasca, attualmente in testa alla classifica di specialità in discesa anche grazie all’incredibile trionfo ottenuto sempre sulla pista svizzera poche ore dopo l’intervento chirurgico, ha parlato stasera ai microfoni della Rai nel corso della trasmissione “Domenica Sportiva” anche a proposito delle sue condizioni attuali.

“Ho fatto dei grossissimi progressi. Ho rallentato il processo di recupero, perché gareggiare a 15 ore di distanza dall’operazione ha messo la mano sotto un fortissimo stress. Poi ho avuto una decina di giorni in cui era davvero molto gonfia, adesso sto cercando di trovare i miei equilibri sugli sci perché impugnare il bastone è difficile“, racconta la campionessa olimpica di Pyeongchang 2018.

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In partenza ho molto dolore, quando devo scaricare la potenza a terra tramite il bastone. Stiamo cercando di trovare diverse strategie sia sull’impugnatura del bastone che a livello di soluzioni mediche per consentirmi di gareggiare con un dolore minimo“, spiega Goggia.

Sui pregi e difetti della sua sciata: “Io scio forte, ma non scio ancora come vorrei. Non sono una sciatrice tecnica, pecco parecchio in alcuni aspetti tecnici nonostante in velocità riesca a leggere bene le linee e le pendenze e a creare velocità. Mi faccio forza con le spinte che riesco a creare sugli sci e le linee che riesco a tenere ad alte velocità, perché sopra i 100 km/h mantengo la velocità e vado forte senza decelerare. Comunque a livello tecnico vorrei essere più precisa e diventare la sciatrice che ancora non sono diventata, perché ho molte lacune“.

Foto: Lapresse

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