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Sci di fondo: a Les Rousses antipasto iridato con qualche assenza importante

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Passaggio in Francia per la Coppa del Mondo di sci di fondo. Si doveva andare a Les Rousses già nella stagione passata, ma le problematiche ancora esistenti legate alla pandemia di Covid-19 ne avevano impedito lo svolgimento. Adesso la tre giorni si dipana per davvero al confine con la Svizzera, e lo fa con un calendario piuttosto particolare.

Il venerdì, infatti, vedremo la 10 km a tecnica libera con partenza a intervalli, mentre sarà al sabato che ci si dedicherà alla sprint, questa volta a tecnica classica. Sempre in classico, alla domenica, si chiuderà con una 20 km con partenza di massa. Sarà questo il penultimo fine settimana prima dei Mondiali a Planica.

Vi si giunge con qualche defezione importante, soprattutto nel settore femminile, dove non ci saranno Frida Karlsson e Tiril Udnes Weng. Per quanto riguarda la svedese, la combinazione crollo successivo al Cermis-raffreddore ha consigliato (per ora) di non forzare la mano, e quindi si cerca di recuperarla, se non direttamente per la Slovenia, quantomeno per Dobbiaco. La norvegese, invece, è stata vittima di un attacco influenzale e, nella lista delle presenti per la Norvegia, il suo status di leader di Coppa del Mondo ne impedisce la sostituzione. Non si vogliono correre rischi: del resto, tra lei e l’assente Karlsson ci sono 287 punti.

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Ma anche al maschile la situazione è particolare, perché in casa Svezia il nome principale che manca è quello di Calle Halfvarsson, che però dovrebbe tornare nel terzo passaggio in Italia della Coppa del Mondo. La Francia, invece, perde Maurice Manificat, letteralmente bersagliato dai malanni in questa stagione (e, sul suo blog, ne racconta bene l’evoluzione). Saranno comunque in 18 i transalpini nella gara di casa, tra cui due esordienti. C’è anche una curiosità dalla Norvegia: Johannes Hoesflot Klaebo per certa misura “messo in discussione”. L’allenatore della Norvegia, Eirik Myhr Nossum, ha dichiarato che soltanto Hans Christer Holund è sicuro del posto nella 15 km iridata. Traduzione: anche il fenomeno deve sudarsi il pass.

Per quanto riguarda l’Italia, chiaramente l’obiettivo principale resta la sprint, con Federico Pellegrino e Simone Mocellini che più di altri possono ambire a un buon risultato; l’uno, pur nella tecnica non sua, intende rimettere le cose nel giusto ordine dopo l’inattesa uscita in semifinale a Livigno, l’altro vuole continuare a far parte in maniera importante dei piani alti in Coppa del Mondo.

Foto: LaPresse

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