Sci di fondo
Sci di fondo: Italia, poche luci sul cammino francese
Fine settimana meno brillante di molti altri per l’Italia dello sci di fondo a Les Rousses. In sostanza, quel poco di colore che viene dato alla spedizione tricolore viene da Federico Pellegrino, che il suo lo fa sempre anche in tecnica classica con il sesto posto nella sprint. E, in verità, anche da qualcos’altro.
Si parla, infatti, anche del 14° posto di Davide Graz nella 10 km a tecnica libera disputata in terra francese nel venerdì d’apertura. Questo porta a una riflessione inevitabile: visto che siamo nelle vicinanze dei Mondiali e c’è una staffetta da comporre, perché non inserire proprio lui? La possibilità è evidentemente aperta, e la performance da migliore dei nostri portacolori in questa competizione, coincisa anche con il miglior risultato in Coppa del Mondo, fa ben sperare. Certo, poi il giorno dopo non gli è andata molto bene nella sprint, ma l’importante l’ha espresso il giorno prima, in un percorso che peraltro non è stato nemmeno dei più facili, assai movimentato.
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A proposito della sprint in classico, da rilevare anche, oltre alla performance di Pellegrino, anche il fatto che non sia stata particolarmente fortunata la giornata di Simone Mocellini, che per poco più di sei decimi non è riuscito a entrare nei primi 30. C’è evidentemente ancora da risolvere la questione della continuità nel qualificarsi, cosa che può non giungere immediata. Va però chiarito come questo, in qualunque caso, nulla toglierà al fatto che per lui la stagione potrà inevitabilmente concludersi col segno positivo. Da rivedere su tutta la linea almeno a Dobbiaco Francesco De Fabiani.
In campo femminile, ben poco da segnalare. Nota assai dolente la partecipazione della sola Caterina Ganz nella sprint, mentre Francesca Franchi ha quantomeno tentato una gran partenza nella 10 km: pur calando di netto nella seconda parte di percorso, ha comunque mostrato una certa voglia di cambiare il trend azzurro che, da anni, langue. Basterebbe anche ritrovare una top ten, senza necessariamente spingersi verso quella zona podio che manca ormai dagli ultimi lampi della stagione 2010-2011.
Foto: Pier Marco Tacca/Pentaphoto