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Sci di fondo, la striscia record dell’Italia nelle sprint di cui nessuno si è accorto. In Val di Fiemme il nuovo primato?

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L’Italia dello sci di fondo sta vivendo il periodo più difficile degli ultimi 60 anni. Il settore femminile è allo sfacelo, perché se la migliore sprinter a skating del momento è una biathleta in (apparente?) parabola discendente significa essere ormai prossimi allo zero assoluto. L’ambito maschile fatica a mettere in atto l’indispensabile ricambio generazionale per sostituire chi, ormai, ha scollinato i trent’anni.

Eppure, per paradosso, nella giornata di San Silvestro il movimento azzurro si è fregiato di un record di cui nessuno ha dato conto. Il primato è relativo alle sprint, autentica salvezza del fondo tricolore nell’ultimo decennio abbondante. Difatti, a ben guardare, un italiano è salito sul podio in ognuna delle quattro prove veloci disputate sinora in stagione. In tre casi con Federico Pellegrino (secondo a Lillehammer, primo a Davos, secondo in Val Monastero) e in uno con Simone Mocellini (secondo a Beitostølen).

Per trovare una sequenza analoga si deve tornare indietro di 22 anni, quando le sprint erano agli albori. Anche al principio dell’inverno 2000-01 si disputarono tre prove a skating e una in alternato. Il “Pellegrino” dell’epoca fu Cristian Zorzi, attestatosi nella top-three in ognuna delle competizioni in pattinato (terzo a Brusson, secondo a Engelberg, primo a Salt Lake City), mentre il “Mocellini” della situazione fu Giorgio Di Centa (terzo a Engelberg a tecnica classica). A onor del vero, la sprint tenutasi nello Utah ebbe sul podio anche Silvio Fauner, terzo.

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Successivamente, in diverse occasioni gli uomini sono arrivati a quota 3 podi consecutivi (in alcuni casi tutte affermazioni), ma mai si erano spinti a quattro, come avvenuto fra il dicembre del 2000 e il gennaio 2001. Le donne invece ci sono riuscite se consideriamo le gare di primo livello tout-court. Tra gennaio e marzo 2009 Arianna Follis e Magda Genuin firmarono un filotto di quattro, seppur “sfruttando” i Mondiali di Liberec, non compresi nell’ambito della Coppa del Mondo.

Ovviamente la conformazione del calendario influisce sulla possibilità di creare tali sequenze, eppure il dato rimane. Così, il giorno dell’Epifania, l’Italia del fondo avrà l’opportunità di stabilire un record unico nella sua storia, salendo sul podio in cinque sprint consecutive. In Val di Fiemme si gareggerà a tecnica classica. Curiosamente, la striscia del 2000-01 si interruppe proprio sulle nevi di casa, ad Asiago, dove la Norvegia monopolizzò il podio con Odd-Bjørn Hjelmeseth, Trond Iversen e Jens Arne Svartedal. Mancò poco per allungare il filotto, perché Klaus Mariotti Dordi si classificò quarto.

Riuscirà il tandem composto da Pellegrino e Mocellini, magari destinato a tramutarsi in terzetto grazie a un’impresa di qualche altro azzurro, a spingersi oltre rispetto a quanto realizzato in passato da Zorzi, Di Centa e Fauner? La risposta nel giorno della Befana.

Foto: La Presse

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