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Sci di fondo, Simone Mocellini e Francesco De Fabiani: chi in coppia con Pellegrino nella team sprint dei Mondiali?

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Simone Mocellini Federico Pellegrino

Domenica 22 gennaio le nevi di Livigno saranno teatro dell’unica team sprint di sci di fondo prima dei Mondiali di Planica. In Valtellina si gareggerà a skating, proprio come avverrà in Slovenia. Dunque l’appuntamento lombardo rappresenterà un’autentica “prova generale” di quello che si disputerà nell’Alta Carniola fra meno di quaranta giorni.

In chiave Italia, la gara del 26 febbraio costituirà la più concreta chance di medaglia nella manifestazione iridata. D’altronde, sulla carta non si vedono coppie superiori a quella azzurra dietro all’apparentemente imbattibile Norvegia. Al riguardo, la prepotente esplosione di Simone Mocellini ha generato un tema di discussione. Il ventiquattrenne trentino può essere il compagno d’avventura dell’imprescindibile Federico Pellegrino in quel di Planica?

Francamente, la prospettiva appare improbabile e forse neppure auspicabile. Silurare Francesco De Fabiani in nome del “nuovo che avanza”, solo perché è “nuovo” e “avanza”, è argomentazione debole. Anzi, ci sono svariate dinamiche che depongono in favore del ventinovenne valdostano.

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In primis la tecnica. Come detto, si gareggerà in passo pattinato, dove Mocellini deve ancora dimostrare di essere competitivo quanto il più esperto compagno di squadra. Simone sinora ha brillato in alternato, non a skating. In secondo luogo, va considerata l’articolazione di un format ormai molto raro. De Fabiani ha un’esperienza infinitamente superiore rispetto a quella del trentino e, soprattutto, dà garanzie che attualmente il più giovane connazionale non può fornire. Affidarsi a scatola chiusa all’astro nascente italiano delle prove veloci sarebbe un autentico salto nel buio. Peraltro, è bene non dimenticarlo, non sempre un tandem di velocisti è quello più indicato alle team sprint con medaglie in palio. Talvolta nelle frazioni dispari è necessario avere un uomo con propensione alle prove distance, poiché c’è sempre chi tenta di sparigliare le carte tenendo il ritmo il più alto possibile. Ultimo, ma non meno importante, va rimarcato come nelle sprint disputate in quota De Fabiani sia abituato a esprimersi al meglio. Oltre ad aver già risposto “presente” quando più contava. Seefeld 2019 ne è l’esempio più fulgido.

Anche quanto accadrà domenica a Livigno andrà preso con le debite cautele. Dopotutto, ogni contesto fa storia a sé e la condizione atletica di questa settimana non sarà necessariamente quella che ognuno si troverà ad avere fra più di un mese.

Dunque, legittimo chiedersi oggi chi farà coppia con Pellegrino, la curiosità è un comportamento fondamentale per ampliare i propri orizzonti. Cionondimeno, porsi ora il quesito “De Fabiani o Mocellini?” è un puro esercizio di stile. Un pourparler. Un argomento leggero, il classico discorso “del più e del meno”. La discussione diventerà pregnante solo nell’imminenza della sprint a coppie iridata.

Foto: La Presse

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