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Sollevamento pesi, Antonio Urso: “Stiamo facendo pulizia totale dal doping. Chi impedisce i controlli viene escluso”

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Nuovo appuntamento con Strength2U, il programma a cura di Sport2U in collaborazione con OA Sport dedicato al mondo del sollevamento pesi. Ospite del nostro Claudio Cavosi è il Presidente della FIPE e segretario generale della IWF, Antonio Urso, il quale parla delle novità internazionali soprattutto legate alla lotta contro il doping.

Qual è la situazione attuale? Quando sono arrivato, ho trovato una situazione che partiva sotto zero. Una situazione di totale abbandono di una struttura che negli ultimi due anni non ha seguito una linea di programma e non era per nulla rosea. Ma in soli sei mesi abbiamo ristabilito le condizioni ottimali della Federazione Internazionale con l’Agenzia anti-doping e siamo riusciti anche a fare una serie di operazioni, tra cui quella che prevede che alcuni atleti che siedano nel tavolo dell’esecutivo e quella volta a programmare attività che porteranno ad apprezzare il brand della Pesistica e della Federazione Internazionale“.

Fortunatamente hanno tutti capito che eravamo arrivati all’orlo del baratro. La nostra ammissione ai Giochi del 2028 dipende da una serie di step che il CIO ci ha dato in maniera limpida. Questi passaggi sono stati soddisfatti: perché siamo riusciti a far controlli anti-doping anche fuori competizione, siamo riusciti a portare in piedi una commissione che sta lavorando ad una Costituzione che sarà pronta a settembre. Tutto sommato i punti cardine richiesti dal CIO sono stati rispettati. Poi, aggiungo che abbiamo cambiato tutto il meccanismo di controllo delle finanze dell’associazione.

Il rieletto Presidente della Federazione asiatica ha messo in evidenza un sempre più e vicino interesse arabo al mondo della pesistica, dopo aver espresso la volontà di candidare il Qatar a sede di un’edizione olimpica: che scenario si sta delineando? “C’è stato un periodo in cui l’area d’interesse era l’est Europa, che dominava in lungo e in largo. Per questioni economiche e politiche i Paesi arabi possono essere protagonisti, quindi non resta che vivere questo momento”.

Quello che al momento è da evidenziare, però, è la continuità dei casi di positività al doping. Uno di questi associato all’EPO, l’ormone che controlla la produzione di globuli rossi nel sangue, ben noto nel mondo del ciclismo in quanto una delle sostanze dopanti diventate più famose negli ultimi anni associate alla disciplina. Perché ora interessa anche il mondo del sollevamento del peso? Antonio Urso risponde così: “Per fortuna al momento c’è solo un caso. Ma vogliamo andare fino in fondo alla questione, per capire se questa è una nuova via per coprire altre sostanze o per effettivi vantaggi. Non abbiamo dati specifici su cosa l’eritropoietina può dare in termini di potenza, ma la nostra preoccupazione è che possa coprire altre sostanze, per questo voglio indagare molto di più”. “Gli altri casi – continua – sono sia di campioni vecchi che prelievi fatti nell’ultimo tempo. Non stiamo risparmiando nessuno, i controlli ci sono anche al di fuori delle competizioni e questo è un vantaggio. È questa la chiave di volta, ed è una strategia vincente”. “Abbiamo escluso le nazioni che ci impediscono di fare i controlli fuori gara – continua – e questo è un passaggio molto importante ottenuto all’unanimità.

Ma il CIO apprezza o condanna quello che sta accadendo? Questo e molto altro, possiamo scoprirlo nella video intervista integrale che vi proponiamo di seguito.

LA VIDEO INTERVISTA AD ANTONIO URSO

Foto: Comunicato stampa FIPE

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