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Sollevamento pesi, prosegue il pugno duro contro il doping: cresce l’elenco dei positivi
Continua il pugno duro da parte dell’International Weightlifting Federation, la massima federazione di sollevamento pesi, nei confronti del doping, in uno sport che negli ultimi anni ha vissuto anni davvero bui. L’ultimo provvedimento è arrivato nei confronti dell’allenatore ucraino Matsokha Mykhailo, squalificato addirittura a vita.
Il trainer ucraino è stato bandito dal movimento per ‘manomissione e complicità’ in relazione a un reato commesso dal suo atleta Dmytro Chumak, uno dei nomi più in vista del panorama europeo grazie ai suoi tre titoli continentali. Il caso di doping risale al maggio 2021, con l’atleta ed il suo allenatore che avrebbero cercato di eludere il controllo e addirittura corrompere gli agenti del controllo antidoping.
Non è l’unica sospensione degli ultimi tempi: l’Agenzia Internazionale ha messo nel mirino anche il georgiano Anton Pliesnoi, medagliato a Tokyo nella categoria 96 chili, sospendendolo temporaneamente, e che il pakistano Talha Talib ha accettato una sospensione di tre anni.
Un vero e proprio giro di vite da parte del movimento pesistico internazionale, sconvolta da anni da numerosi casi assai oscuri con il risultato dell’esclusione di questo sport da parte del Cio dalle prossime Olimpiadi. Negli ultimi tempi sono state tante le positività riscontrate, tra cui quella del tre volte campione olimpico Lu Xiaojun, e della radiazione dell’ex presidente Tamas Ajan, che avrebbe insabbiato decine di casi.
Foto: LaPresse