Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online
Tennis
Tennis, italiani zavorrati dagli infortuni. Catena senza fine per Sinner e Berrettini, ora preoccupa anche Musetti
Da lunedì 9 gennaio l’Italia, per la prima volta nella propria storia, avrà tre giocatori nella top-20 del ranking ATP. Si tratta di Matteo Berrettini, Jannik Sinner e di Lorenzo Musetti. Una notizia che rallegra senza dubbio in ottica italiana, ma non nasconde le preoccupazioni legate alla sequenza costante di infortuni dei tre primattori del tennis nostrano.
Si è reduci da un 2022 nel quale sia Berrettini che Sinner non hanno potuto giocare al meglio delle loro possibilità, perché fermati con costanza da non pochi contrattempi. Continui stop che non hanno aiuto nel trovare la giusta continuità di rendimento e nello stesso tempo hanno fatto perdere posizioni nella classifica mondiale a entrambi, vista l’uscita dalla top-10 nella quale erano. Di seguito gli infortuni dei due azzurri dell’ultimo anno:
INFORTUNI MATTEO BERRETTINI
- Collo e schiena
- Addominali
- Addominali
- Operazione alla mano destra
- Covid
- Dolori al piede sinistro
INFORTUNI JANNIK SINNER
– Rinuncia per il Covid
– Malessere
– Vesciche
– Problema a un’anca
– Problema a un ginocchio
– Rinuncia per distorsione alla caviglia
– Problema alla caviglia
– Problema alla mano sinistra
– Problema all’anca
Alla vigilia degli Australian Open, nel corso del torneo di Adelaide, Sinner ha ricominciato nuovamente a scricchiolare con l’anca e il ko contro Sebastian Korda è arrivato puntuale nei quarti di finale. Purtroppo, anche Musetti ora preoccupa e la spalla dolente che l’ha costretto quest’oggi al ritiro nella sfida finale della United Cup contro l’americano Frances Tiafoe non è un bel segnale in vista dello Slam australiano.
L’anno passato Lorenzo si era dovuto fermare dopo Madrid, saltando l’impegno di Roma, e subì un altro infortunio al Queen’s. Questo problema al via del 2023 non ci voleva e porta a chiedersi se i nostri tennisti, a questo punto, abbiano la struttura fisica per poter ambire ai massimi livelli.
Foto: LaPresse