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Tennis, Jannik Sinner, Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti scrivono la storia, ma non basta!

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Bravissimi, ma non basta. Il 9 gennaio 2023 un pezzetto di storia si è fatto nel tennis italiano. Sì, perché mai era accaduto che tre giocatori azzurri si trovassero nello stesso momento nei primi 20 posti della classifica mondiale. A realizzare ciò sono stati Matteo Berrettini (n.14), Jannik Sinner (n.16) e Lorenzo Musetti (n.19). Per quest’ultimo si tratta della prima volta in top-20.

Molto bene, però non è sufficiente. Non ci si esprime così perché in preda all’insoddisfazione perpetua, ma sulla base degli stessi obiettivi che i tre tennisti si sono prefissati: essere in top-10, vincere Slam e competere ai massimi livelli. Alla fine della fiera, questo step non è stato compiuto perché nessuno dei tre ha vinto un Major e neanche un torneo della categoria Masters1000.

Un aspetto evidenziato dalla scarsa vena nei confronti diretti con i “mostri sacri”, contro cui il computo delle vittorie è zero. Gli Australian Open saranno, quindi, un banco di prova per capire se davvero i “Tre Moschettieri” del tennis nostrano potranno aggiornare quella statistica ferma al 1976, quando Adriano Panatta seppe vincere il Roland Garros.

Oggettivamente, per gli attuali valori in campo, appare molto complicato, ma per poter essere parte del gotha si devono mostrare segnali di vitalità. Cosa che, pur facendo qualcosa di mai visto in casa Italia per tanti aspetti, non si è manifestato nei tre giocatori nostrani. Per questo, il torneo di Melbourne e ancor più il 2023 saranno utili per capire l’effettiva consistenza delle candidature azzurre ai vertici di una disciplina così complicata.

Foto: LaPresse

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