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Tennis, Simone Vagnozzi su Jannik Sinner: “L’obiettivo sono le ATP Finals, ha messo 3 kg di muscoli!”

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Nella prossima nottata italiana Jannik Sinner farà il suo esordio negli Australian Open 2023. L’altoatesino si confronterà con il britannico Kyle Edmund, replicando quanto accaduto nel primo turno dell’ATP di Adelaide 1. In quel caso è arrivato un nesso successo di Jannik, ma i punti di domanda non mancano sullo stato di salute di Sinner, nuovamente frenato da un problema fisico all’anca che l’ha condizionato nella battuta d’arresto dei quarti di finale del torneo australiano contro l’americano Sebastian Korda.

A chiarire quanto sta accadendo, in vista del primo incontro del nostro portacolori a Melbourne, è stato il coach del tennista tricolore, Simone Vagnozzi. Ai microfoni di Sky Sport, l’allenatore ha fatto il punto della situazione: “Jannik sta bene, si sta allenando e sta migliorando la propria condizione giorno dopo giorno. L’infortunio di Adelaide si è rivelato di lieve entità e ciò gli ha permesso di poter subito tornare in campo per preparare il suo esordio agli Australian Open. Il nostro target è quello di perdere meno energie possibili all’inizio del torneo, arrivare più lucidi e freschi nei turni successivi. Attenzione però: Edmund, anche se rientrato poco da un grave infortunio, ha già giocato una semifinale qui in Australia nella sua carriera“.

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Vagnozzi si è poi concentrato sui traguardi da raggiungere in quest’annata: “L’obiettivo che ci siamo posti per la stagione 2023 è quello di qualificarci per le ATP Finals di Torino e di terminare l’anno tra i migliori otto. Per arrivare lì, bisogna giocare bene nei tornei importanti e arrivare in fondo in quasi tutti gli eventi, giocare più spesso rispetto a quanto gli è stato possibile fare nella scorsa stagione. Durante l’off-season, abbiamo lavorato tanto sul servizio e sul fisico, con Jannik che è stato in grado di guadagnare 3 kg di massa muscolare. La sua fortuna è quella che ha ancora tanti margini di miglioramento, pur essendo già un giocatore fortissimo“.

A conclusione, un piccolo bilancio sull’anno di collaborazione con Sinner: “Iniziare a stagione in corso, com’è accaduto un anno fa, è difficile. Ci vuole tempo per conoscersi, per comprendere il modo migliore di lavorare. C’è stata anche parecchia sfortuna con gli infortuni, che hanno rallentato il processo di crescita di Jannik. Ma poter allenare un ragazzo come lui, che dà tutto in campo e che sa come metterti a tuo agio fuori, già è positivo. Sono molto contento di essere nella posizione in cui mi trovo oggi“.

Foto: LaPresse

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