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Sci di fondo
Tour de Ski 2023: Federico Pellegrino, prospettive per una Val di Fiemme da protagonista
Alzi la mano chi l’avrebbe detto: Federico Pellegrino grandissimo protagonista del Tour de Ski 2023. Ed è proprio quello che sta accadendo: il poliziotto di Nus, all’avvicinarsi del trittico finale che nella Val di Fiemme s’incanala verso il Cermis, è secondo in classifica con soli 12 secondi di ritardo da Johannes Hoesflot Klaebo, ed è anche l’unico non scandinavo nell’intera top ten.
Fino a questo momento il massimo alfiere del moderno sci di fondo italiano sta facendo realmente sognare numerosi appassionati. Secondo nella sprint della Val Mustair, terzo nell’inseguimento sempre in Svizzera, ancora terzo nell’inseguimento a Oberstdorf. Questo scenario sta stupendo anche il diretto interessato, che però si è detto contento di aver trovato una competitività tanto importante anche nelle gare distance, quelle che tradizionalmente non aveva mai particolarmente amato.
Certo, anche stavolta le condizioni non gli sono amiche: la sprint della prima tappa italiana è a tecnica classica, e sempre in classico è la 15 km con partenza di massa del giorno successivo. Senza contare, naturalmente, tutte le variabili che possono entrare in gioco nella scalata del Cermis. Quest’ultima, anni fa, non veniva mai effettuata da Pellegrino perché c’era il problema di dover recuperare per prove di Coppa del Mondo distanti appena una settimana. Da un paio di stagioni questo non accade più, il che offre a Chicco l’opportunità di concludere interamente il Tour de Ski.
Ma non di solo Pellegrino vive l’Italia: c’è anche un Francesco De Fabiani che sta progressivamente risalendo la graduatoria ed è ora tredicesimo a 1’24” da Klaebo, con anche Dietmar Noeckler a ridosso della top 20. Sarebbe oro ben più che colato per il nostro Paese, in tempi nei quali lo sci di fondo tricolore non splende esattamente della propria migliore luce in assoluto, vederli concludere anche più avanti, cosa che è possibile soprattutto per De Fabiani che ha già fatto molto bene in passato al Tour de Ski.
La questione internazionale, chiaramente, riguarda lo squadrone norvegese: Golberg, Skar, Krueger, Toenseth, Roethe, Holund possono tutti creare in qualche modo difficoltà a Klaebo, non tanto nella sprint quanto nelle gare successive, e i distacchi davvero minimi accresceranno di certo l’interesse.
In campo femminile, invece, una che ha preso il largo già c’è, ed è Frida Karlsson: per la svedese 1’28” di vantaggio su Tiril Udnes Weng, e la norvegese leader di Coppa del Mondo è la più immediata inseguitrice. Molto difficilmente ci potrà essere qualche ribaltone al più alto piano. Può invece verificarsi dell’altro, vista la vicinanza alla zona podio (o meglio, al duo Weng-Kalvaa) del duo finlandese Parmakoski-Niskanen, attualmente le più credibili rivali in questo senso delle norvegesi. Anche se, a onor del vero, si può dire che almeno fino all’americana Rosie Brennan delle possibilità restino. In casa Italia, questo appare invece abbastanza chiaro, l’obiettivo è cercare di piazzarne almeno una nelle 30.
Foto: LaPresse