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Short track, Arianna Fontana attacca: “Gios vuole distrarre: io voglio la verità, non i soldi o lasciare l’Italia”

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Arianna Fontana

Arianna Fontana era stata al centro delle cronache sportive italiane durante il mese di gennaio, ma purtroppo non per imprese inscenate sulle piste di short track. La due volte Campionessa Olimpica dei 500 metri aveva infatti pubblicato un duro post su Instagram rivolto alla Federazione Italiana degli Sport del Ghiaccio, in cui si soffermava su un “rappporto irrecuperabile con il personale tecnico e federale“. Un attacco a cui aveva risposta la FISG: “D’ora in avanti la FISG non tollererà ulteriori accuse, avvertimenti o intimidazioni da parte di Fontana. L’interesse federale, come già espresso dal Presidente Gios a Pechino in occasione dei Giochi Olimpici Invernali, è la tutela e la salvaguardia del lavoro di un’intera Nazionale e di un intero movimento“.

Il nocciolo principale sembrava essere economico, anche perché la Federazione aveva scritto di avere messo a disposizione dell’atleta una cifra di 200.000 euro annui per l’intero quadriennio che conduce alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Si era vociferato anche della possibilità di un cambio di nazionalità, visto che il marito è statunitense. Una vicenda che aveva creato anche un certo dispiacere a Giovanni Malagò, Presidente del Coni: “Non solo in qualità di Presidente del Coni – ma a livello umano e in nome del rapporto personale e dell’affetto che mi lega a lei e che tutti conoscono, mi sento di dire che sono rimasto sinceramente molto dispiaciuto per quello che ha dichiarato. Mi aspetto che mi chiami per chiarire”.

Arianna Fontana aveva poi puntualizzato alla Gazzetta dello Sport: “Si è voluto andare oltre le mie parole. Non ho mai affermato di voler gareggiare con gli Stati Uniti. Ho solo scritto di essere stata a Salt Lake City per verificare i metodi di allenamento di quel gruppo. Ma non ho avuto contatti diretti con la Federazione USA, né loro hanno provato a reclutarmi“. La valtellinese ha proseguito: “Dopo Pechino non è cambiato nulla, sondo altre opzioni fino a quando la verità non verrà a galla. Chiederò la riapertura del caso sulla base di ulteriori documenti“. Contestualmente aveva risposto ad Andrea Gios, presidente della FISG che aveva affermato di non voler autorizzare alcun cambio di nazionalità: “Gios si è esposto tirando in ballo questioni economiche che non esistono. Si è voluta colpire la mia immagine e screditarmi pubblicamente. Il comunicato stampa è in linea con il trattamento ricevuto in questi anni. Tra le righe si è persino fatto intuire che non sarei una leader, che mancherei di professionalità, educazione, rispetto e correttezza“.

Arianna Fontana è tornata a parlare durante l’ultima puntata della Domenica Sportiva, storica trasmissione di Rai 2. La pattinatrice si è soffermata sul suo primo post, sull’indagine riguardanti alcuni episodi in allenamento da lei denunciati (aveva dichiarato che Tommaso Dotti aveva provato a farla cadere) e sugli ultimi sviluppi della vicenda: “La mancanza di fiducia nei loro confronti è legata a diversi fatti e a situazioni in cui mi sono ritrovata, che potevano essere fatte smettere, fatte finire subito senza avere continui episodi di questo tipo. Purtroppo gli allenatori e il Direttore Tecnico non hanno mai fatto nulla al riguardo e purtroppo non esiste la fiducia in queste persone. L’ho ribadito in quel post ed è il motivo in cui sono qui ancora oggi a difendere me stessa. Sto cercando di riaprire questa indagine attraverso elementi e prove che secondo me porteranno ad avere un risultato diverso in questa indagine. La verità verrà a galla e gli atleti in squadra e delle prossime generazioni potranno essere più  tranquilli perché sapranno di poter essere protetti dentro e fuori dalla pista”.

L’azzurra ha poi proseguito:Non ho mai detto di voler decidere l’allenatore e di decidere gli atleti convocati, non ho mai detto di volere più soldi per la mia preparazoine e non ho mai detto di voler gareggiare per altre Nazioni. Sono cose che hanno detto la Federazione e Gios per distrarre tutti quanti dal focus della questione che è questa indagine. Il vero problema è far sì che la verità venga alla luce, che tutto quello che è successo venga allo scoperto”. 

Sul colloquio con il Presidente del Coni:Ho parlato con Giovanni Malagò al telefono una decina di giorni fa, ho dovuto chiarire anche a lui un paio di cose. Rappresento l’Italia da quasi venti anni e credo che sia anche il momento che l’Italia rappresenti anche a me, i valori che rappresento e quello che rappresento per l’Italia. Siamo arrivati a un incrocio dove davanti a noi c’è questa indagine che va riaperta e va tutto risolto, poi si può pensare al futuro e alle Olimpiadi che abbiamo in casa”.

Arianna Fontana ha poi concluso:Ho cercato negli anni passati di risolvere le questioni in casa, sia io che il mio allenatore. Abbiamo cercato di risolvere le problematiche provando a parlare con la Federazione, ho provato a spendere tutte le parole che potevo spendere sulla questione e siamo giunti a oggi dove c’è questa indagine e faremo parlare questa indagine. Quando sarà finita ci sarà tempo e modo di parlare: se vogliamo andare avanti c’è bisogno che tutto sia chiaro e trasparente, altrimenti non si potrà andare avanti”.

Foto: Lapresse

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