Atletica

Atletica, Marcell Jacobs: “Vorrei essere ricordato come l’uomo più veloce della terra, Parigi 2024 sarà un momento cruciale”

Pubblicato

il

Non manca molto al ritorno in gara di Marcell Jacobs. Il bi-campione olimpico di Tokyo 2020 (100 metri e staffetta 4×100) sarà della partita nella Orlen Cup di Lodz, meeting del World Indoor Tour di atletica leggera (livello bronze) previsto sabato 4 febbraio. Avevamo lasciato Marcell a quell’oro di determinazione e classe degli Europei di Monaco di Baviera (Germania), nonostante i tanti problemi di fisici di un 2022 irto di ostacoli.

Jacobs, dunque, si rimette in moto per prepararsi al primo appuntamento internazionale della stagione, ovvero gli Europei Indoor, in programma a Istanbul (Turchia) dal 2 al 5 marzo. L’azzurro, in qualità di campione del mondo in carica dei 60 metri e detentore del primato continentale con il quale conquistò il titolo iridato a Belgrado, ha voglia di dar seguito alla propria leadership.

Una preparazione lunga e senza intoppi dell’atleta italiano, allenatosi in maniera piuttosto intensa nell’ultimo mese a Dubai (Emirati Arabi Uniti), desideroso di centrare target ambiziosi, specialmente pensando a quanto accaduto l’anno scorso nei Mondiali outdoor di Eugene (Stati Uniti), dove fu costretto a ritirarsi prima del tempo per un problema fisico. Ecco che a Budapest (Ungheria), sede della campionati iridati di quest’anno, il nostro portacolori potrebbe prendersi una rivincita.

Marcell Jacobs lascia Nike e firma con Puma: esordio a Lodz, nuove scarpe evoSpeed. Aiuto per andare più veloce?

Intervistato in esclusiva dal canale Olympics.com, Jacobs ha rivelato le sue sensazioni: “Mi piacerebbe essere ricordato come l’uomo più veloce della terra e anche come qualcuno che ne ha passate tante per arrivarci“, ha sottolineato l’oro a Cinque Cerchi dei 100 metri. Ovviamente tutto il percorso sarà finalizzato ai Giochi di Parigi 2024: “Non voglio andare troppo veloce o guardare troppo avanti senza godermi quello che voglio fare. Devo tenere i piedi per terra e ricordare a me stesso che c’è ancora molta strada da fare. Ma, ovviamente, Parigi sarà un momento cruciale“, ha concluso.

Foto: LaPresse

Exit mobile version