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ATP Acapulco 2023: il tabellone di Matteo Berrettini. Norrie e Rune nei dintorni per il ritorno in campo
Dopo un mese abbondante si rivede Matteo Berrettini. Rispetto agli Australian Open, dove entrava con legittime speranze di far bene e dove, invece, è stato beffato da Andy Murray con match point a favore, è cambiato molto. Il romano è fuori dai primi 20, numero 3 d’Italia e, più in generale, ha necessità di tornare sia a giocare che a vincere partite.
Il debutto non è neppure dei più difficili: dall’altra parte della rete c’è infatti lo slovacco Alex Molcan, che è sì un buon giocatore da tre finali ATP (tutte sulla terra rossa), ma anche un ostacolo non certo insormontabile per il finalista di Wimbledon 2021 se si deve parlare di campi veloci.
Le insidie vere arrivano dopo, con il britannico Cameron Norrie già al secondo turno, qualora questi battesse il francese Adrian Mannarino. Con il numero 1 d’Oltremanica c’è un unico precedente, quello legato alla finale del Queen’s 2021 vinta da Berrettini in tre set e che segnò l’inizio della cavalcata in grado di potarlo ad avvicinare più di quanto qualunque italiano abbia mai fatto i Championships. Il caso del transalpino, invece, riporta agli Australian Open 2018, il primo Slam giocato dal romano (da lucky loser). Fu triplo 6-4 per Mannarino, ma da allora è cambiato molto, se non tutto.
ATP Acapulco 2023: il tabellone. Torna Matteo Berrettini, orda di americani per Alcaraz
In un eventuale quarto di finale, invece, i nomi sono due: Holger Rune e Ben Shelton. Cioè coloro che si affrontano al primo turno, in un match a tinte giovani che promette (parecchie) scintille. Chiunque esca vincitore da questo confronto, infatti, avrà un secondo turno relativamente semplice. Se con il danese c’è il precedente di secondo turno a Indian Wells 2022 vinto dal numero 3 azzurro in tre set, l’americano è alle primissime (e fortunate) esperienze fuori dagli Stati Uniti e deve ancora incontrare fondamentalmente quasi tutti, ovviamente compreso Berrettini.
Un approdo in semifinale significherebbe, con buone probabilità, Casper Ruud o Alex de Minaur. Con il norvegese c’è sempre qualche spunto, e si tratterebbe dell’ottavo confronto: nel testa a testa conduce il finalista di Roland Garros e US Open 2022 per 4-3. Quanto all’australiano, il bilancio è di 1-1 (più un antichissimo confronto Challenger), ma la sua forma recente non suggerisce grandi possibilità di andare tanto avanti. Poi, in via eventuale, c’è Carlos Alcaraz, atteso da uno stuolo di americani nel suo lato di tabellone. Per pensare alla finale, però, c’è tempo.
Foto: LaPresse / Olycom