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ATP Rotterdam 2023: Jannik Sinner alza il livello quando serve, batte un coriaceo Griekspoor e vola in finale!

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Jannik Sinner

Jannik Sinner è in finale del torneo ATP 500 di Rotterdam. 32 anni dopo Omar Camporese (che batté Ivan Lendl nel punto più alto della sua carriera), un italiano torna nell’ultimo atto dell’evento di scena all’Ahoy. Battuto il padrone di casa Tallon Griekspoor con il punteggio di 7-5 7-6(5); ora la sfida sarà quella con Daniil Medvedev. Il russo si è liberato con un rotondo 6-1 6-2 del bulgaro Grigor Dimitrov e cerca anch’egli la prima affermazione in terra olandese.

Sebbene nella prima parte del set d’apertura non ci siano break, è da rimarcare come Griekspoor, nei primi due turni di battuta di Sinner, dia fastidio, salendo in uno sullo 0-15 e nell’altro sullo 0-30. Jannik, però, è molto incisivo al servizio per togliere qualunque tipo di speranza al suo avversario. In generale, però, neanche l’olandese è al sicuro: in ogni gioco c’è qualche spunto, ed è lo stesso numero 1 d’Italia a trovare il 15-30 sul 2-1 pur senza andare oltre. Dopo un settimo game ai vantaggi, Griekspoor profonde un enorme sforzo tirando qualsiasi cosa con il dritto, ma a palla break non arriva. Non ci riesce, a dire il vero, neppure Sinner, nonostante trovi il modo di risalire fino al 40 pari sul 5-4 in proprio favore e servizio dell’avversario. Dato che con l’azzurro, però, quanto a potenza è meglio non scherzare, ecco che sul 6-5 30-30 il dritto lungolinea butta letteralmente fuori dal campo l’olandese e c’è il set point. Griekspoor, spostato ovunque, deve mettere il rovescio in rete: 7-5 dopo 57 minuti.

ATP Rotterdam 2023, Daniil Medvedev è il primo finalista: il russo asfalta Grigor Dimitrov

Nel secondo parziale nulla di particolare accade fino al 2-2, quando il classe 2001 si ritrova sotto 15-30, poi finisce ai vantaggi ed è quasi senza prima; nonostante ciò, il game viene risolto senza dover troppo soffrire. Nei fatti, nessuno dei due fino al 5-4 va anche solo vicino a dar fastidio al servizio dell’altro dopo il quinto game. Proprio lì, però, un paio di scelte incaute di Griekspoor punite da Sinner creano i presupposti per il 15-30, ma la battuta dell’olandese non consente ulteriore avvicinamento. Si arriva così al tie-break. Sul 2-2 l’italiano sventa un pericolo chiamato discesa a rete con un gran passante di rovescio lungolinea e, sul 3-3, vede andare lungo lo stesso colpo del suo avversario. Di qui i turni di battuta iniziano a essere più incerti, ma a crearsi più problemi da solo è Griekspoor, che concede a Jannik due match point. Sul primo l’olandese para il passante in corsa di Sinner, ma sul secondo deve guardare il pallonetto dell’azzurro stamparsi con dolcezza sulla riga: in un’ora e 55 minuti è finale.

Molto simili i numeri in fatto di vincenti ed errori gratuiti: 24-22 per l’italiano, 26-26 per l’olandese, a testimonianza della gran capacità di quest’ultimo di tenere in maniera importante il campo contro un giocatore che gli è in assoluto superiore. Del tutto simili i numeri delle prime (52%-56% i campo, 82%-81% punti vinti), ma dove Sinner ha qualcosa in più è nella seconda (64%-55% di punti vinti).

Foto: LaPresse

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