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ATP Rotterdam 2023: Jannik Sinner domina, si distrae, poi elimina Bonzi in 3 set. Ritroverà Tsitsipas!

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Una partita durata due ore, ma che poteva chiudersi molto prima. Vittorioso l’esordio di Jannik Sinner nel torneo di Rotterdam eliminando Benjamin Bonzi per 6-2 3-6 6-1: per quasi tutta la partita l’altoatesino è stato superiore al dirimpettaio, che ha però sfruttato un momento di calo dell’azzurro nel cuore del secondo set difendendo il suo margine con le unghie e con i denti. Quando però Jannik è tornato a fare Jannik, non c’è stato più nulla da fare: successo meritato e re-match attesissimo con Stefanos Tsitsipas agli ottavi.

Il primo gioco rappresenta subito uno snodo importante della partita. Bonzi vola sul 40-0, ma Jannik non molla e diventa subito una lotta rusticana. L’azzurro è sempre sul pezzo, costringe Bonzi a forzare costantemente e alla quarta chance si prende immediatamente il break a favore. Jannik è padrone dello scambio, tira saette mica da ridere ed al servizio offre poco e niente, con quattro punti concessi ed il 75% di prime. Il francese è invece costretto a forzare per rimanere almeno in equilibrio, ed è costantemente sotto pressione. Altro break nel terzo gioco e 6-2 comodo in nemmeno 40 minuti.

L’apertura del secondo set, con Bonzi costretto a salvare tre palle break, sembra presagire un copione simile. Invece il francese trae forza da questo pericolo scampato, iniziando a farcire gli scambi di numerose variazioni e scendendo a rete appena può. Gli viene incontro anche Sinner, che vive un momento di flessione al servizio con le prime che non entrano e il francese guadagna, in maniera anticlimatica, il break di vantaggio.

Sinner appare infastidito, quando è in risposta sa di avere una o due marce in più e mette sempre il francese in affanno, ma o arriva qualche errore di misura o un po’ di sfortuna, quando sulla quinta palla break del set il nastro fa morire la palla nella sua rete dopo un’ottima risposta: si va al terzo, con l’azzurro che paga l’unica palla break offerta.

Una partita che può complicarsi oltremodo all’inizio del terzo parziale, ma Jannik rimane centrato, forzando due errori di Bonzi. Perché sa che in risposta le chance ci sono, eccome, ed arrivano immediatamente sulla spinta dell’altoatesino che costringe spesso all’errore il suo avversario: break per il 3-0 salutato con un urlo di rabbia e di consapevolezza di aver allungato troppo la sfida. C’è tempo per un’ultima reazione di Bonzi nel quinto gioco, approfittando di una nuova anemia di prime dell’azzurro. Ma prima il francese sbaglia il rovescio lungolinea, poi con lo stesso colpo Jannik salva il proprio margine. E da lì il francese si spegne: altro break a 0 strappato e vittoria, meritata, in tasca. 

Statistiche che parlano chiaro: Sinner vince venti punti in più del suo avversario, 100 a 80, colleziona più vincenti (29 a 24) e meno errori (18-25) rispetto a Bonzi. E allora come si spiega un successo solo al terzo? Con un abbassamento delle prime di servizio al 58%, viziato da un pessimo 38% nel parziale centrale, e il 4/13 al dato palle break vinte. Bonzi ha infatti lasciato un certo margine in 7 game in battuta sui suoi 12 complessivi e il numero 14 al mondo ne ha approfittato meno di quanto avrebbe potuto. 

Foto: LaPresse

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