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Basket: i migliori italiani della Coppa Italia 2023. Amedeo Della Valle, una settimana da MVP

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Amedeo Della Valle

Alla fine è stata la Coppa Italia delle sorprese, anzi una delle più sorprendenti che si ricordi da quando esistono le Final Eight. L’ha vinta Brescia: la Germani entrava da ottava nel girone d’andata al Pala Alpitour di Torino, nonché con sei sconfitte consecutive sulla schiena. Eppure la settimana piemontese è diventata, d’incanto, la più bella della storia societaria: Milano, Pesaro e Virtus Bologna infilate una dopo l’altra per raccontare di un trionfo che in città sarà ricordato per chissà quanti anni a venire.

Il simbolo assoluto di questa vittoria è l’uomo che ha ricevuto il premio di MVP delle Final Eight al termine della manifestazione: Amedeo Della Valle. Un riconoscimento, questo, che ha nella performance dell’ultimo atto il suo punto più alto: 26 punti con 5/7 da due, 2/7 da tre, 10/10 in lunetta, 6 assist, 3 rimbalzi, 6 falli subiti, 29 di valutazione. In generale, nell’arco dell’intera competizione, 17 punti, 6 assist, 3 rimbalzi e 18 di valutazione media. Un torneo, il suo, vissuto in crescendo e completato con l’acuto giusto nel momento più importante.

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Cinque giorni da grandissimo protagonista, in sostanza, per un uomo che ultimamente con la Nazionale azzurra ha un rapporto complicato. Quando Gianmarco Pozzecco lo tagliò dalla corsa per gli Europei 2022, spiegò: “In Nazionale occorre fare scelte funzionali alla squadra e questo è il motivo della mia decisione“. In sostanza, differenti visioni tattiche. In effetti, Della Valle a Brescia sta rendendo benissimo perché, quando non è la prima opzione offensiva (cioè raramente), è la seconda (altrettanto raramente). E la scelta di rimanere in biancoblu effettuata quest’estate ha dato i propri frutti, visto che sta vivendo un’altra stagione a ritmi altissimi.

Svanisce così la speranza di Marco Belinelli di portare la Virtus Bologna a rivincere quella coppa che manca che manca in bacheca da ormai 21 anni. Mai sotto i 20 punti nelle tre partite giocate a Torino, da tre è praticamente inafferrabile, anche se le percentuali scendono nella finale. Questo perché, al di là delle sei triple, queste arrivano su 14 tentativi. In altre parole, vuol dire che se le è prese soprattutto lui e con meno risultati dei giorni precedenti (6/7 contro Venezia, 4/9 contro Pesaro). Buoni segnali anche da Diego Flaccadori e Matteo Spagnolo (che però si è infortunato a una caviglia), oltre che da Matteo Tambone. Ora c’è la pausa azzurra, poi torneranno le sfide del campionato. E, insieme ad esse, anche i tentativi da parte di più d’uno di inserirsi nel discorso Nazionale.

Credit: Ciamillo

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