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Biathlon
Biathlon, ARGENTO SONTUOSO! L’Italia mette paura ai Vichinghi: Vittozzi, Wierer, Bionaz e Giacomel sul podio ai Mondiali nella staffetta mista!
Via alle danze. È iniziata quest’oggi l’edizione 2023 dei Mondiali di biathlon. Sulle nevi di Oberhof (Germania) è spettato alla staffetta mista aprire il programma iridato, conferendo il proprio 15° titolo mondiale. Come è noto, nel 2020, si è tornati ad avere tutti i segmenti di gara lunghi 6 km per ciascun frazionista, ma prevedendo l’alternanza dei membri di ogni compagine. La prova è stata conclusa dagli uomini, diversamente dal 2021 quando furono le donne ad assolvere a questa funzione.
Nella località della Turingia, signore e signori, è stata grande Italia. Come era accaduto ai Mondiali di Anterselva del 2020, gli azzurri hanno colto un sontuoso argento, ma con una formazione diversa da quella di tre anni fa, all’insegna della gioventù, se si considerano i due staffettisti uomini. Si tratta della terza medaglia iridata (0-2-1) nella storia di questa specialità per i nostri portacolori.
Lisa Vittozzi (0+1), Dorothea Wierer (0+1), Didier Bionaz (0+3) e Tommaso Giacomel (0+1) si sono resi protagonisti di una grandissima prestazione, con Giacomel che si è giocato l’oro fino all’ultimo poligono con l’asso norvegese Johannes Boe, che nonostante l’1+9 nel computo del poligono totale della sua compagine, è riuscito a conquistare il metallo pregiato con un grande ultimo giro. Senza la ricarica, forse, Giacomel avrebbe potuto giocarsela addirittura per l’impresa dorata, ma con i se e i ma non si fa la storia.
Vichinghi che hanno tremato per la cattiva prima frazione di Ingrid Tandrevold (1+3). È spettato poi a Marte Roeiseland, Sturla Holm Laegreid e a Boe prendersi il successo, con quest’ultimo non perfetto nelle serie di tiro con l’uso di quattro ricariche e un margine di vantaggio di 11.6 sull’Italia. Per i norvegesi è il settimo titolo mondiale (2011, 2012, 2013, 2019, 2020, 2021, 2022) in questa prova, scandinavi peraltro imbattuti dal 2019 e con 12 podi mondiali in totale (7-2-3). A completare il quadro sono stati i francesi a 55.9 (0+9), che con Quentin Fillon Maillet hanno rischiato grosso, visto che quest’ultimo stava imboccando all’arrivo il percorso che portava al poligono.
Nella top-10 troviamo l’Austria 59.2 (0+3), la Repubblica Ceca a 1:09.4 (0+7), la Germania a 1:26.5 (1+9), la Svizzera a 1:49.5 (0+5), il Canada a 2:22.8 (0+9), la Svezia a 2:33.8 (3+15), grande delusa di giornata come i tedeschi, e l’Ucraina a 2:45.3 (0+7).
Foto: LaPresse