Biathlon
Biathlon, Johannes Boe è oro nella sprint mondiale a Oberhof. Norvegesi mostruosi, 17° Giacomel
Nell’album dei ricordi è finita la sprint maschile di questi Mondiali 2023 di biathlon. La LOTTO Thüringen ARENA am Rennsteig a Oberhof (Germania) è stato teatro della prova dei due poligoni: un format molto particolare in cui ogni minimo dettaglio deve essere eseguito alla perfezione per massimizzare la propria prestazione tra serie di tiro e frazioni sugli sci stretti.
Un tracciato impegnativo quello della località della Turingia, caratterizzato dall’erta del “Birxsteig“, che ha chiesto molto ai biathleti, costringendoli a una gestione avveduta delle energie per non arrivare al poligono senza fiato. Serie di tiro non facili da affrontare: a terra necessario sentire il comportamento del proprio polso per regolare il tiro e in piedi decisivi muscoli d’acciaio e solidità mentale prima dell’ultima tornata. Il tutto reso ancor più complicato dalle condizioni meteorologiche: nebbia e vento al poligono, aspetti che hanno messo a rischio anche la disputa della sprint.
Ci si approcciava alla gara con un dominatore stagione il cui nome è Johannes e il cognome è Boe: per lui cinque vittorie in altrettante sprint disputate in Coppa del Mondo, mai nessuno della storia del biathlon aveva saputo porre il proprio marchio in cinque prove di fila sui due poligoni. Al norvegese piace esagerare e così è arrivato anche il centro in questa sprint, portando il computo degli ori mondiali a tre, dopo quelli del 2015 e del 2019.
Un totale di quattro medaglie iridate nel format. Perdendoci anche nei numeri, per l’asso “vichingo” si tratta anche del quarto podio iridato nella sprint, della 34ma affermazione in gare di primo livello (Mondiali+Coppa del Mondo+Olimpiadi Invernali) nel format e della 67ma nel computo complessivo, considerando le altre tipologie di prove individuali.
Una gara difficile, come detto, per le condizioni in cui si è gareggiato. Boe è stato abile a minimizzare i danni al poligono, con un solo errore nella prima serie, facendo una differenza mostruosa nell’ultimo giro e rifilando distacchi importanti a tutti sugli sci. Prova nella quale il Team Norge ha fatto la voce grossa, piazzando quattro atleti nei primi quattro posti e cinque nei primi sei.
L’argento è rimasto in casa Boe, visto il riscontro di Tarjei a 14.8 con lo zero, davanti a Sturla Holm Laegreid a 39.9 (0+1) e a Johannes Dale a 43.6 (0+1). La top-10 è stata completata dall’ucraino Pidruchnyi a 53.4 (0+0), dal quinto novergese Christiansen a 59.7 (0+1), dal lettone Rastorgujevs a 1:02.4 (0+0), dal tedesco Kuehn a 1:04.8 (0+1) e dai due francesi Fillon Maillet a 1:08.9 (0+1) e Guigonnat (0+0) a 1:09.0.
Una giornata negativa per l’Italia. Il migliore è stato Tommaso Giacomel che, gravato da due errori al poligono a terra e uno in piedi, ha chiuso in 17ma piazza a 1:47.8. Per quanto riguarda il resto della truppa tricolore, Lukas Hofer, rientrate dopo tanti problemi fisici, ha concluso in 28ma posizione a 2:05.2 (1+1), Patrick Braunhofer 50° a 2:44.1 con lo zero al poligono, l’esordiente Elia Zeni 53° 2:46.6 (0+1) e Didier Bionaz 66° a 3:07.6 (3+0)
Foto: LaPresse