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Biathlon, Johannes Bø può vincere tutti gli ori ai Mondiali 2023? Tutti i record che può battere

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I numeri di Johannes Bø in questo 2022-23 sono impressionanti. Il norvegese ha vinto 11 delle 14 prove di Coppa del Mondo disputate ed è ancora imbattuto nell’anno solare 2023, essendosi imposto in tutte le 6 competizioni tenutesi nel mese di gennaio. Alla luce della superiorità messa in mostra dal ventinovenne scandinavo, viene da chiedersi se sarà in grado di realizzare un’impresa sinora proibita a chiunque, ovvero il “Grande Slam” se non addirittura la “Royal Flush”.

I Mondiali contemplano quattro format di gara individuali dall’ormai lontano 1999. In quasi un quarto di secolo, però, nessun biathleta (uomo o donna non fa differenza) si è imposto in ognuno di essi nella medesima edizione. Nel corso del tempo c’è chi è stato capace di fregarsi di 3 ori su 4, senza tuttavia completare il puzzle. Il primo fu Raphael Poirée, proprio a Oberhof, nel 2004. Il francese mancò solo l’inseguimento (andato al tedesco Ricco Gross).

Dopodiché, sia Ole Einar Bjørndalen che Martin Fourcade hanno sfiorato il “cappotto”. Al norvegese nel 2005 fu “fatale” l’individuale, conquistata assolutamente a sorpresa del ceco Roman Dostal. Nel 2009, invece, si presentò all’ultimo poligono della mass start con ampio margine sulla concorrenza. Cionondimeno un doppio errore lo fece retrocedere al quarto posto, consegnando l’oro all’austriaco Dominik Landertinger.

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Fourcade, dal canto suo, “bucò” l’individuale del 2012 in favore dello sloveno Jakov Fak (che peraltro bruciò Simon, fratello maggiore di Martin, proprio nell’ultimo giro). Infine, il transalpino nel 2016 si presentò al via della mass start per completare lo Slam, ma fu proprio Johannes Bø a impedirglielo, battendolo nella partenza in linea. Va da sé che il catalano è l’uomo andato più vicino al poker, poiché in quella gara si mise comunque al collo l’argento.

Fra le donne, in due hanno saputo abbrancare tre ori nella medesima rassegna iridata. Liv Grete Poirée nel 2004, quando non vinse solo l’individuale (andata ad Olga Pylëva), e Laura Dahlmeier nel 2017, la quale dopo l’argento nella sprint alle spalle di Gabriela Koukalova divenne invincibile.

Ça va sans dire, vedere Johannes Bø completare lo Slam significherebbe, al contempo, ammirarlo imporsi in 10 gare consecutive… Qualcosa di inaudito.

A onor del vero, il fuoriclasse di Stryn potrebbe spingersi anche oltre. D’altronde lo strapotere della Norvegia consente di sognare una clamorosa “Scala Reale”, o “Royal Flush” che dir si voglia. Vincere 7 ori su 7.

Nella staffetta maschile i norsk sono imbattuti in stagione, in quelle mista, siano esse a quartetti o a coppie, il recupero di Marte Røiseland alzerebbe non di poco il valore delle compagini vichinge. Il record assoluto di medaglie d’oro in una singola edizione dei Mondiali è di 5, stabilito dalle già citate Dahlmeier e Røiseland rispettivamente nel 2017 e nel 2020.

Se raccogliesse cinque ori, sarebbe il primo uomo a riuscirci. Sei sarebbero una quota a cui nessun biathleta si è ancora spinto, indipendentemente dal sesso. Sette qualcosa di oltre la sfera del concepibile. Almeno sino a oggi. Perché se c’è qualcuno in grado di riuscirci, quello è Johannes. Soprattutto, se non ora, quando?

Foto: La Presse

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