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Biathlon, Julia Simon vince l’oro mondiale nell’inseguimento femminile a Oberhof. Dorothea Wierer 11ª

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Dorothea Wierer

È calato il sipario sull’inseguimento femminile di questi Mondiali di biathlon a Oberhof (Germania). Sulle nevi della Turingia, la gara della LOTTO Thüringen ARENA am Rennsteig è stata preceduta dalla notizia di alcune assenze, come quelle di Lisa Vittozzi e di Elvira Oeberg per “mali di stagione”. Due grande protagoniste, quindi, ai box ad assistere allo show, oltre alla rappresentante della Groenlandia, Ukaleq Astri Slettemark.

Le ragazze con i loro sci stretti e carabine hanno dovuto fare i conti con condizioni forse anche peggiori della sprint maschile di ieri per la visibilità. “Nebbia agli irti colli“, ma a queste latitudini è cosa abbastanza abituale. Giornata uggiosa per le atlete, costrette a fare i conti anche con la propria riserva di energie, messa a dura prova dalla temibile salita del “Birxsteig“.

La migliore in tutto questo è stata la francese Julia Simon, già vincitrice in questo format in Coppa del Mondo negli appuntamenti di Kontiolahti e di Hochfilzen e leader della classifica generale nel massimo circuito internazionale, abilissima con la gestione del tiro al poligono e un solo errore nell’ultima serie in piedi (0+0+0+1).

Simon, dunque, l’ha spuntata nel confronto diretto con la vincitrice della sprint mondiale, Denise Herrmann-Wick (1+0+1+2), che ha pagato dazio con i due errori nella quarta serie, giungendo al traguardo con un ritardo di 27.0. A completare il podio una consistente Marte Olsbu Røiseland a 37.7 (1+1+1+0), che con lo zero nell’ultima serie si è andata a prendere un bronzo significativo, visti i problemi fisici della stagione.

Nella top-10 troviamo poi la norvegese Tandrevold a 1:00.3 (0+1+1+1), la tedesca Schneider a 1:08.3 (0+2+0+2), che per tre quarti di gara ha sognato il podio, la francese Jeammonnot a 1:08.7 (0+0+1+0), la ceca Vobornikova a 1:12.9 (1+1+0+0), la teutonica Kebinger a 1:21.5 (1+1+0+0), la francese Chauveau a 1:23.6 (0+0+2+1) e la svedese Persson a 1:29.2 (0+2+1+0).

In undicesima posizione ha concluso Dorothea Wierer. Per l’altoatesina, capace di vincere l’argento iridato nel 2016 e l’oro sulle nevi di casa ad Anterselva nel 2020, una prova nella quale è mancato il guizzo, soprattutto per i tre errori nei primi tre poligoni (1+1+1+0). L’ultima serie ha reso meno amara la sua prestazione, ma è chiaro che lei stessa sperava di fare meglio in una pursuit nella quale gli errori al poligono sono stati molti. Italia in cui, a maggior ragione, l’assenza di Vittozzi si è fatta sentire. Le altre azzurre hanno chiuso nel seguente ordine: Hannah Auchentaller 32ma a 3:55.0 (2+0+1+2), Samuela Comola 42ma a 4:36.4 (0+2+2+1) e Rebecca Passler 45ma a 4:44.9 (2+2+1+1).

Foto: Pentaphoto

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