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Biathlon, Mondiali 2023: le pagelle di oggi. Johannes Boe e Julia Simon devastanti, Wierer senza sussulti

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Dorothea Wierer

Tempo di analisi e di valutazioni. Gli inseguimenti di Oberhof (Germania), validi per i Mondiali 2023 di biathlon, hanno emesso il proprio giudizio. Nelle gare dei quattro poligoni, atlete ed atleti si sono confrontati, cercando di tirar fuori grande precisione al poligono e un’ottima resa sugli sci stretti. Un equilibrio mai facile tra trovare, specialmente su una pista molto impegnativa come quella della località in Turingia, molto selettiva. Di seguito le pagelle:

PAGELLE MONDIALI BIATHLON 2023 OGGI

INSEGUIMENTO FEMMINILE

JULIA SIMON 9 – Per noi comuni mortali servirebbe il fendinebbia o i raggi infrarossi, ma per la francese non è necessario. Un solo errore al poligono, notevole velocità di rilascio colpi e l’oro iridato nell’inseguimento è servito. Del resto lei è in vetta alla Coppa del Mondo per un motivo e di pursuit in stagione già ne aveva portate a casa due. Certo, i Mondiali sono una cosa a parte, ma Simon ha ricordato a tutti il suo valore.

DENISE HERRMANN-WICK 8 – Sognava il back-to-back d’oro la teutonica e i presupposti c’erano tutti per la ragazza, sulle nevi di casa, va come una moto sugli sci stretti. Oggi però la precisione al poligono non è stata a livello di chi ha vinto e quei due bersagli mancati nell’ultima serie in piedi costano cari. Un argento però è sempre ben accetto, frutto di una condizione fisica sfavillante.

MARTE OLSBU ROEISELAND 7.5 – Non è stata una stagione una facile per la norvegese e il fuoco di sant’Antonio non farà parte, sicuramente, dell’album dei bei ricordi. A maggior ragione ne farà parte, invece, questo bronzo nella pursuit di Oberhof, in condizioni di visibilità complicate. Nell’ultimo poligono lo zero in piedi è tanta roba e questo podio per lei è ricco di significati.

HANNA OEBERG 5 – Un 12° posto frutto anche di un problema venutosi a creare nell’ultimo giro, ma la prestazione al tiro è da insufficienza per un’atleta delle sue caratteristiche. La sprint le aveva regalato l’argento, mentre l’inseguimento tanta amarezza, con un 1+2+2+0 al poligono non all’altezza.

DOROTHEA WIERER 5.5 – Se si parla di inseguimento e di lei, che è una campionessa indiscussa, non si può giudicare come sufficiente la sua prestazione valsa l’undicesimo posto. Ovviamente, il tutto va valutato in relazione a una forma che non pare eccelsa che si traduce anche in poca convinzione nelle serie di tiro, come i tre errori nei primi tre poligoni di oggi evidenziano. Lo zero dell’ultima serie in piedi rende meno amaro il proprio bilancio, ma è chiaro che per Doro le ambizioni sono altre.

HANNAH AUCHENTALLER 5.5 – Un 32° posto in condizioni complicate in cui qualcosa di buono lo si è visto sia sugli sci stretti che nella seconda serie a terra, ma è chiaro che i cinque errori totali appesantiscano il tutto. Non era una gara facile per via di una fitta nebbia, per cui tutto va contestualizzato, parlando di un’atleta giovane.

REBECCA PASSLER 4.5 – Sei errori, per lei che è una specialista al poligono, sono troppi. Indubbiamente la nebbia è stata una variabile importante e probabilmente è stato un elemento difficilmente gestibile. Tuttavia, 45° posto a 4:44.9 è quello che è.

SAMUELA COMOLA 5 – Una serie al poligono da 0+2+2+1 e il 42° posto a 4:36.4. Una prestazione non da sufficienza in pagella, con tutte le attenuanti del caso legate al contesto in cui si è gareggiato e probabilmente anche all’abitudine di competere in queste condizioni.

INSEGUIMENTO MASCHILE

JOHANNES BOE 10 –  Back-to-back dorato completato dall’asso norvegese che dà seguito alla sua versione da marziano. C’è poco da dire sulla sua prestazione, se non applaudire. Lo zero nella prova dei quattro poligoni, associato alla conclamata velocità sugli sci stretti, descrive la sua prova. Una sola parola: perfezione.

STURLA HOLM LAEGREID 8 –  E’ proprio sfortunato l’altro norvegese, perché non ci fosse quell’extraterrestre ci sarebbe lui a prendersi quasi tutto. Si conferma la sua straordinaria continuità nel salire sul podio, argento in questa pursuit, solo che l’oro è prenotato da un altro.

SEBASTIAN SAMUELSSON 7.5 –  Il colpo di coda dello svedese che trova una sintesi in un contesto complicato, per la durezza del tracciato e un momento di forma non così scintillante. Un bronzo significativo.

QUENTIN FILLON MAILLET 4.5 – Del campione che aveva fatto venire dei dubbi da Boe l’anno scorso nell’anno olimpico neanche l’ombra. Affondato in uno sconfortante 12° posto, con sette errori al poligono. La delusione della gara.

TOMMASO GIACOMEL 4.5 –  Troppo brutto per essere vero il trentino quest’oggi: 43° posto e otto errori al poligono. Forse si è parlato troppo di lui in termini di obiettivi ambiziosi, quando servirebbe più calma anche per il suo bene. La prova di oggi è gravemente insufficiente.

LUKAS HOFER 5.5 –  Il migliore della truppa italiana e, visto il suo avvicinamento ai Mondiali, questo 35° posto, con 5 errori nelle serie di tiro, è da insufficienza non grave. Certo, fa riflettere sulla debacle azzurra nel suo complesso…

PATRICK BRAUNHOFER 5  –  Al poligono i soli due errori in una gara che non ha risparmiato quasi nessuno è un buon risultato, ma sugli sci stretti la velocità è limitata. Il 46° posto a oltre 6′ dal vincitore parla chiaro.

ELIA ZENI 5 –  Cinque come i bersagli mancati dal giovane biathleta azzurro e un 53° posto per fare esperienza e capire come funziona il mondo dei grandi.

Foto: Pentaphoto

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