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Biathlon
Biathlon, Mondiali Oberhof 2023: Italia senza Lisa Vittozzi nella “gara delle tedesche”
Domenica 12 febbraio è la giornata in cui, ai Mondiali di biathlon di Oberhof 2023, si disputeranno entrambi gli inseguimenti. Il primo ad andare in scena sarà quello femminile, che prenderà il via alle ore 13.25. La gara assegnerà il proprio XXI titolo iridato, poiché il format è stato ideato a metà anni ’90 ed è entrato nel programma della manifestazione a partire dal 1997.
Fino a oggi sono diciassette le biathlete capaci di laurearsi campionesse del mondo dell’inseguimento. La svedese Magdalena Forsberg è l’unica riuscita a conquistare 3 ori iridati (1997, 1998, 2000).
Sono invece tre le vincitrici dell’inseguimento dei Mondiali attualmente in attività. Si tratta della tedesca Denise Herrmann-Wick (2019), dell’italiana Dorothea Wierer (2020) e della norvegese Tiril Eckhoff (2021).
Si contano sei donne tuttora in azione ad aver già conquistato una medaglia iridata in questo format. Curiosamente le ultime tre campionesse del mondo sono tutte salite sul podio in una seconda occasione.
2 – HERRMANN-W. Denise [GER] (Oro 2019; Arg. 2020)
2 – WIERER Dorothea [ITA] (Argento 2016; Oro 2020)
2 – ECKHOFF Tiril [NOR] (Argento 2019; Oro 2021)
1 – HAUSER Lisa Theresa [AUT] (Argento 2021)
1 – RØISELAND Marte Olsbu [NOR] (Bronzo 2020)
1 – CHEVALIER-BOUCHET Anais [FRA] (Bronzo 2021)
Calendario Mondiali biathlon 2023: quando iniziano, orari giornalieri, programma, tv, streaming
Volgendo lo sguardo alle nazioni, la più blasonata è la Germania, con ben 7 affermazioni. Inseguono da lontano la Svezia e la Norvegia a quota 4. La Francia si è imposta 2 volte. Chiudono con 1 successo Ucraina, Finlandia, Bielorussia e Italia.
Sono quattordici i Paesi ad aver raccolto almeno una medaglia iridata nella sprint. Anche qui Deutschland über alles. Le teutoniche hanno raccolto più del doppio dei podi rispetto alla seconda forza, come testimoniato dal medagliere complessivo.
17 (7-7-3) – GERMANIA
8 (0-1-7) – RUSSIA
7 (4-2-1) – NORVEGIA
7 (4-0-3) – SVEZIA
7 (2-2-3) – FRANCIA
3 (1-1-1) – UCRAINA
2 (1-1-0) – BIELORUSSIA
2 (1-1-0) – ITALIA
2 (0-1-1) – POLONIA
1 (1-0-0) – FINLANDIA
1 (0-1-0) – CINA
1 (0-1-0) – SLOVACCHIA
1 (0-1-0) – AUSTRIA
1 (0-0-1) – REP.CECA
Davvero curiosa la situazione della Russia, 8 volte sul podio, senza però mai raggiungere il gradino più alto!
È evidente come ambedue le medaglie azzurre portino la firma di Dorothea Wierer. Il 6 marzo 2016 a Oslo si mise al collo l’argento inserendosi tra Laura Dahlmeier e Marie Dorin Habert. Dopodiché il 16 febbraio 2020 ad Anterselva si appropriò dell’oro precedendo Denise Herrmann e Marte Olsbu Røiseland.
In 7 casi* (35,0%) si è assistito alla doppietta, ovvero l’atleta vincitrice dell’oro nella sprint ha poi conquistato anche quello dell’inseguimento. Invece in 15 occasioni* (75,0%) il titolo iridato del pursuit è andato a una donna salita sul podio nella prova su due poligoni.
* nel 1998 l’inseguimento di Pokljuka assegnò titolo mondiale (all’epoca il format non era compreso nel programma dei Giochi olimpici) e la svedese Magdalena Forsberg vinse partendo con il pettorale numero 1. Pertanto il successo è considerato back-to-back nonostante la sprint del giorno precedente avesse valore solo per la Coppa del Mondo.
L’atleta peggio classificata nella sprint capace di vincere l’oro iridato del pursuit è Martina Glagow, impostasi nel 2003 con il pettorale numero 10. Per quanto riguarda le medaglie, invece, la rimonta più imponente è quella della francese Florence Baverel, bronzo nel 2000 partendo con il numero 32.
A proposito dell’edizione 2003, non va dimenticato come quell’inseguimento rappresenti l’unico caso di oro mondiale ex aequo della storia. A Khanty-Mansiysk la già citata Glagow e Sandrine Bailly si giocarono la vittoria in volata, tagliando il traguardo contemporaneamente. Il successo fu quindi attribuito a entrambe.
STAGIONE 2022-2023
Nella stagione in corso si sono disputati 5 inseguimenti in cui si sono imposte tre atlete diverse e sono complessivamente salite sul podio sette differenti donne.
Julia Simon (Kontiolahti, Hochfilzen) ed Elvira Öberg (Le Grand Bornand, Pokljuka) si sono fregiate di 2 affermazioni a testa, mentre Denise Herrmann-Wick ha primeggiato ad Anterselva.
Simon ed Elvira Öberg comandano anche in termini di podi, poiché ognuna ne assomma 4.Curiosamente il bilancio è analogo per entrambe (2-0-2), in quanto si sono attestate al terzo posto in due occasioni!
Oltre alla svedese e alla francese, solo le italiane hanno saputo proporsi nella top-three in più di un’occasione, curiosamente collocandosi sempre alla piazza d’onore. Dorothea Wierer (0-2-0) è giunta seconda a Kontiolahti e Pokljuka, mentre Lisa Vittozzi (0-2-0) c’è riuscita a Le Grand Bornand e Anterselva: oggi la sappadina non sarà in gara perché influenzata.
Per il resto, Ingrid Landmark Tandrevold si è posizionata seconda a Hochfilzen, dove Marketa Davidova è giunta terza.
Dunque sinora sul podio degli inseguimenti hanno sventolato le bandiere di sei nazioni. In questo senso l’Italia (0-4-0), pur non avendo ancora vinto, è agganciata a Svezia (2-0-2) e Francia (2-0-2). Singola presenza invece per Germania (1-0-0), Norvegia (0-1-0) e Repubblica Ceca (0-0-1).
Questi i piazzamenti di tutte le azzurre impegnate finora durante l’inverno negli inseguimenti:
WIERER Dorothea: 2 – 13 – 5 – 2 – 7
VITTOZZI Lisa: 4 – 8 – 2 – DNQ – 2
COMOLA Samuela: 20 – 25 – 28 – 39 – 40
PASSLER Rebecca: 21 – 37 – DNQ – DNQ – 28
SANFILIPPO Federica: x – x – x – 27– x
AUCHENTALLER Hannah: x – x – 50 – x – 33
CARRARA Michela: 56 – DNQ – x – x – x
“DNQ” indica che l’atleta, pur prendendo parte alla sprint, non si è qualificata per l’inseguimento.
La “x” indica assenza.
L’ordine delle competizioni è Kontiolahti, Hochfilzen, Le Grand Bornand, Pokljuka, Anterselva.
Foto: La Presse