Biathlon
Biathlon. Quest’anno non ci sarà “La zona Hofer”. L’incredibile anomalia marzolina dell’azzurro si ripresenterà nel 2024?
Lukas Hofer è riuscito, letteralmente di riffa o di raffa, a imbastire una condizione atletica dignitosa per partecipare ai Mondiali di Oberhof. Si è giocato le sue carte, trovandosi persino in corsa per qualificarsi alla mass start. Inoltre la sua presenza è stata fondamentale per consentire alla staffetta di concludere al 7° posto. Saggiamente, il veterano azzurro ha deciso di chiudere la sua stagione in anticipo per cercare di ritrovare la salute.
Peccato, poiché ormai siamo a marzo, ovverosia “la zona Hofer”. Vale la pena di soffermarsi su un incredibile particolare relativo alla carriera del trentatreenne altoatesino, il quale ha archiviato una stagione evanescente a causa di ripetute infiammazioni ai tendini e alle articolazioni che ne hanno minato il rendimento. Una disdetta, anche perché stiamo entrando nella fase dell’inverno a lui più favorevole.
Nell’arco della sua attività agonistica ormai ultradecennale (l’esordio è datato 10 gennaio 2009, quando era ancora un teenager), l’esperto sudtirolese ha raccolto 2 vittorie e 11 podi nelle 298 gare di primo livello disputate, attestandosi 36 volte nella top-six, ovvero nei quartieri più esclusivi della classifica, quelli celebrati dalla cosiddetta flower ceremony.
Orbene, a ben guardare sia il 50% delle vittorie che il 50% dei piazzamenti nelle prime sei posizioni è stato accumulato in gare andate in scena, appunto, nel mese conclusivo dell’inverno! Dunque “l’Hofer di marzo” vale tanto quanto quelli di dicembre, gennaio e febbraio messi assieme! Anzi, di più, perché il dato clamoroso riguarda i podi. Oltre l’80% delle sue presenze sul piedistallo più ambito del contesto sportivo (9 su 11) sono giunti a marzo, compreso il bronzo iridato 2011.
Perché o percome tutto questo avvenga non è dato a sapersi. È semplicemente un dato di fatto che ha caratterizzato il biathleta italiano più costante del XXI secolo. Nel 2023, purtroppo, Lukas non potrà beneficiare del bonus marzolino. L’augurio è che, come Sascha Lappessen a fine anni ’90, possa urlare “Io sono pronto!” alla Primavera, in maniera da approcciare nel migliore dei modi la preparazione all’inverno 2023-24.
Foto: Pentaphoto