Calcio femminile, Italia non al top nell’Arnold Clark Cup 2023: troppe disattenzioni e pochi lampi

Tempo di bilancio per la Nazionale di calcio femminile al termine dell’Arnold Clark Cup 2023, torneo a inviti che oltre alle azzurre ha visto Inghilterra, Belgio e Corea del Sud. Le azzurre hanno raccolto due sconfitte e una vittoria nell’esperienza in terra inglese e la sensazione è quella di una squadra che deve un po’ ritrovarsi.

Nel corso dei tre match si è notato dalla formazione tricolore una tendenza all’imprecisione sia in rifinitura che nell’organizzazione in fase di non possesso palla. I gol subìti sono stati per lo più dovuti a grosse ingenuità del reparto arretrato e a poca decisione nel fare filtro a centrocampo. Un aspetto che andrà assolutamente corretto, pensando alla fase finale dei Mondiali in Australia/Nuova Zelanda dal 20 luglio al 20 agosto.

Un’Italia che, quindi, deve essere più compatta, componente imprescindibile per cercare anche di sopperire al gap tecnico esistente con alcune selezioni, come l’Inghilterra (campione d’Europa). I pochi lampi di questo torneo riguardano alcune calciatrici. Molto bene Sofia Cantore che, proprio contro le inglesi, ha realizzato il suo primo gol con la Nazionale maggiore, mettendo in mostra grandi qualità sia sul piano fisico che tecnico.

Piaciuta tanto anche Martina Rosucci. La centrocampista della Juventus ha regalato una vittoria importante contro la Corea del Sud, soprattutto per il morale delle ragazze, ponendo fine alla serie di sconfitte consecutive in match amichevoli (5). Rosucci, schierata in mezzo al campo, ha mostrato tempi di gioco notevoli e senso del gol, come nel caso della segnatura contro le asiatiche.

C’è ancora modo per mettere insieme i pezzi del puzzle e, magari, dare ancor più spazio a giocatrici come Annamaria Serturini che sull’esterno ha gamba per saltare l’avversaria, come accaduto contro la Corea del Sud nella marcatura di Arianna Caruso. Lavori in corso, quindi, per Bertolini.

Foto: LiveMedia/Luigi Rizzo/JustPictures