Seguici su

Senza categoria

Chi è Juan Pablo Varillas, il prossimo avversario di Lorenzo Musetti a Buenos Aires

Pubblicato

il

Juan Pablo Varillas

Lorenzo Musetti ha battuto Pedro Cachin al primo turno del torneo ATP 250 di Buenos Aires, approdando così ai quarti di finale del cosiddetto Argentina Open. Il toscano se la vedrà oggi con il peruviano Juan Pablo Varillas con in palio un posto in semifinale. Andiamo dunque a scoprire qualcosa in più del prossimo avversario di Musetti.

Juan Pablo Varillas è un tennista peruviano di 27 anni che, prima dell’inizio del torneo argentino, occupava la posizione numero 101 del ranking mondiale. Entrato nel tabellone principale tramite le qualificazioni, Varillas si è sbarazzato piuttosto agevolmente di due tennisti sicuramente più accreditati di lui, almeno sulla carta: 6-2, 7-5 al primo turno contro il portoghese Joao Sousa; 6-4, 6-4 al secondo contro l’austriaco Dominic Thiem. Il quarto di finale raggiunto qui gli varrà un salto di almeno 15 posizioni nella classifica ATP, con cui andrà a ritoccare il suo best ranking.

Non abituato dunque ad essere nei primi 100 al mondo, Varillas non ha mai vinto un titolo a livello ATP (mai superati i quarti) e le cose migliori le ha senza dubbio mostrate in Coppa Davis con la maglia della nazionale. Dopo aver esordito nel 2015, nella Davis dello scorso anno è stato il faro della sua squadra, risultando decisivo nella vittoria del Perù contro la Bolivia e portando due punti con altrettante vittorie snche nella sconfitta per 3-2 contro il Cile.

Si può dedurre dunque come Varillas possa essere un avversario assolutamente alla portata di Lorenzo Musetti, che contro Cachin ha messo in mostra il meglio del suo gioco, esaltato come di consueto dalla terra rossa. Tuttavia Varillas è in una delle migliori settimane della carriera, un po’ come quella dello scorso anno in cui riuscì a battere Lorenzo Sonego sulla terra elvetica di Gstaad. L’impegno non andrà dunque sottovalutato da parte di Musetti, per cui sarà importante riuscire a gestire i colpi da fondo e mettere pressione al servizio.

Foto: LaPresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità