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Ciclismo, Antonio Tiberi si pente: “Mi vergogno, chiedo scusa a tutti”. E il commento di Vincenzo Nibali…

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Antonio Tiberi

Antonio Tiberi chiede scusa. Il ciclista della Trek-Segafredo, sospeso senza stipendio per 20 giorni dal team del World Tour, ha rilasciato un post sul suo profilo Instagram per “cospargersi il capo di cenere” dopo i fatti incresciosi che lo hanno visto protagonista. Il ciclista nativo di Frosinone, infatti, lo scorso 21 giugno ha ucciso un gatto con un colpo di carabina ad aria compressa. L’animale era di proprietà di Federico Pedini Amati, ministro del Turismo ed ex Capitano Reggente della Repubblica di San Marino. Una “bravata” davvero inaccettabile che è costata 4.000 euro di multa al ciclista e, come detto, anche la sospensione dal suo team.

Pochi minuti fa Antonio Tiberi ha pubblicato le scuse sul suo profilo Instagram. Ecco le sue parole:
“Sono profondamente pentito di quanto è successo. Sparare al gatto è stato un gesto tremendamente stupido e irresponsabile, della cui gravità e pericolosità mi sono reso conto solo a posteriori. Non voglio trovare nessun tipo di scusa, di “se” o di “ma”, per commentare. Accetto, con senso di responsabilità e pentimento, le conseguenze e il biasimo per il mio gesto. Se non ne ho parlato pubblicamente prima (ahimè, sbagliando) è solo per un forte senso di vergogna e rammarico. Comprendo le critiche dei tifosi, dei media e della gente in generale. Non posso far altro che chiedere loro scusa, così come ho fatto con la squadra, vittima incolpevole della vicenda, per la mia condotta per nulla adatta ad un professionista e, più in generale, ad una persona responsabile”.

“Chiedo ancora e pubblicamente scusa al ministro di San Marino, Pedini Amati, per il danno emotivo che gli ho causato – prosegue l’ex campione del mondo juniores a cronometro – così come ai i cittadini di San Marino. A tutti, infine, ribadisco che non era mia intenzione uccidere il gatto: è stato un incidente. Credo sia altresì doveroso non limitarmi alle sole scuse, ma attivarmi anche con i fatti. Ho deciso pertanto di fare una donazione economica basata sui premi di cui beneficerò nella stagione corrente ad alcune associazioni del territorio di San Marino che si prendono cura dei gatti randagi, nella cui scelta vorrei collaborare con il Governo. Inoltre, vorrei scegliere una di queste associazioni e spendere un po’ del mio tempo libero per dare una mano anche fattivamente. Mi rendo conto che tutto questo arriva solo a posteriori ma, ahimè, ora non posso far altro che dare seguito al pentimento con un gesto concreto e utile. Ho fatto un grosso errore e credo che ora, l’unica cosa che posso fare, è agire per rimediare”.

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Un post “a cuore aperto” per il frusinate, nel quale prova a spiegare il suo dispiacere per quanto avvenuto. Tra i vari commenti (già oltre 200 dopo circa un’ora dalla pubblicazione) spicca quello di Vincenzo Nibali. Il ciclista siciliano ha un rapporto speciale con Antonio Tiberi e ha voluto mandare un messaggio al suo giovane collega: “Si impara dagli sbagli ! Avrai modo di far vedere la tua bontà di persona che sei. Forza Antonio ????????”. Capitolo chiuso per ora. Rimane la bruttissima figura del ciclista della Trek-Segafredo che rimarrà sospeso per 20 giorni (senza stipendio) e salterà, tra le altre, le Strade Bianche e la Tirreno-Adriatico.

Foto: Photo LiveMedia/Luca Tedeschi

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