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Ciclismo, Jonathan Milan: “Volate e inseguimento su pista: strada tracciata. Alla Milano-Sanremo per imparare”

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Battere in volata Dylan Groenewegen non capita tutti i giorni, ma Jonathan Milan ci è riuscito nella seconda tappa del Saudi Tour, beffando così l’olandese al fotofinish. Per il friulano classe 2000 della Bahrain-Victorious è il terzo successo da professionista: lo scorso anno aveva vinto due volte al Giro di Croazia, sempre in volata. Velocista sì, ma anche uomo da classiche. Senza dimenticare la pista, dove è campione olimpico nell’inseguimento a squadre: “Quella del Saudi è una vittoria che per me ha significato tanto. Era un obiettivo di squadra, volevamo partire bene con dei buoni risultati. Il massimo che ci eravamo prefissati era una vittoria, ma l’importante era uscirne con una bella esperienza e aver fatto un po’ di gamba in vista di questa stagione. Questa vittoria è il risultato di una buona preparazione invernale“.

Questo avvio di stagione ti ha fatto capire di poter diventare uno dei velocisti migliori?

“Posso iniziare a pensare di poter dire la mia nelle prossime volate, ma sarà la strada a parlare. Al Saudi è andata bene, la squadra ha lavorato in maniera impeccabile, ma io voglio rimanere con i piedi per terra”. 

Anche gli arrivi in leggera salita sembrano non farti paura, forse ti manca un pizzico di esperienza e malizia?

“Sì, sono arrivi che mi piacciono e li so tenere bene. Mi è mancata un po’ di esperienza e il colpo d’occhio: sono partito un po’ troppo lungo, mi sentivo lanciato, ma poi negli ultimi 25 metri mi sono piantato. Dispiace certo, però è tutta esperienza che mi servirà per il futuro”. 

Finito il Saudi Tour, ora gli Europei su pista: come si fa uno switch da una specialità all’altra e in che condizioni ci arrivi?

“Abbiamo fatto qualche richiamo su pista prima di partire per il Saudi Tour, mi sarebbe piaciuto fare qualche giorno in più ma non ci sono riuscito. Gli Europei di Grenchen saranno un bel banco di prova, io sto bene ma non sono al 100% della condizione, però resto fiducioso. Spingo bene, sono sereno e so di andare a Grenchen e trovare una Nazionale che ha voglia di vincere e dare il massimo come sempre”.

Quali sono le ambizioni per gli Europei di Grenchen? 

“Ci penserò giorno per giorno. Inizierò con l’inseguimento a squadre e chiaramente si punta sempre al massimo. Anche nell’inseguimento individuale vorrei migliorarmi, anche se devo ammettere di non avere la stessa condizione dei Mondiali di ottobre dello scorso anno. Una cosa è certa: vorrei avvicinarmi al tempo ottenuto lo scorso anno”. 

La strada quindi è tracciata: specialista dell’inseguimento su pista e velocista su strada?

“Sì, mi concentrerò sulle volate su strada, nell’inseguimento a squadre e individuale su pista”. 

Cosa ti aspetti dalla Milano-Sanremo?

“È una corsa che fa parte del mio programma di quest’anno e io cercherò di aiutare la squadra soprattutto negli ultimi chilometri. Il mio obiettivo è quello di prendere confidenza con questa corsa e migliorarmi per poi potermela giocare nei prossimi anni”. 

Pensi di poter essere competitivo anche in classiche superiori ai 250 km o ti senti ancora carente sotto questo profilo?

“Nella classiche conta tanto l’esperienza, io al momento non ne ho molta, ma sono sicuro che quest’anno sarà fondamentale”.

Se il ct Bennati pensasse a te per la prova in linea dei Mondiali su strada, ti sentiresti pronto? In quei giorni però ci saranno anche le gare su pista: si può conciliare tutto?

“Bella domanda. Ci sono ancora un po’ di mesi davanti per capire cosa succederà. Mi piacerebbe correre su strada, darei chiaramente il massimo e ne sarei onorato. Ma vedremo”. 

Tu e Ganna state avendo una grande evoluzione su strada: pensi che prima o poi vi ritroverete l’uno contro l’altro a giocarvi una vittoria, magari in uno sprint ristretto?

“Prima o poi succederà durante la stagione, a meno che Pippo non faccia una delle sue sparate ai 5 chilometri dal traguardo e in quel caso per me sarà molto difficile stare al suo passo”.

Ora che stai ottenendo questi risultati in volata, accantonerai la specializzazione della cronometro? 

“Non sarà un accantonare perché mi piacciono le crono, ma gli obiettivi su strada saranno le volate, quindi al momento lavorerò meno per le prove contro il tempo ma magari sarà una cosa momentanea”.

Foto: SprintCyclingAgency / Bahrain Victorious

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