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Coppa Davis 2023, perché l’Italia è esentata dalle qualificazioni e quando giocherà: il regolamento

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Sarà una settimana di turno di qualificazione alla fase a gironi delle Finals di Coppa Davis 2023. Il 3 e 4 febbraio (o 4 e 5, per qualche confronto) 24 squadre si giocheranno l’accesso: scontri diretti casa/trasferta nella modalità classica della Davis con quattro singolari e un doppio distribuiti in due giorni.

A prendere parte a questi match saranno le 12 vincitrici dei playoff del World Group I del settembre 2022 e le nazionali, escluse le due finaliste dell’anno passato (Canada e Australia) e le due wild card, che hanno preso parte alla fase finale della stagione scorsa.

Questi gli abbinamenti:

Croazia vs Austria
Ungheria vs Francia
Uzbekistan vs USA
Germania vs Svizzera
Colombia vs Gran Bretagna
Norvegia vs Serbia
Cile vs Kazakhstan
Corea del Sud vs Belgio
Svezia vs Bosnia ed Erzegovina
Olanda vs Slovacchia
Finlandia vs Argentina
Portogallo vs Repubblica Ceca

(La prima squadra citata gioca in casa).

Le 12 vincitrici degli scontri di febbraio si uniranno nella fase a gironi, prevista dal 12 al 17 settembre di quest’anno, ad Australia, Canada, Spagna e Italia. Gli azzurri e gli iberici, infatti, non affronteranno il turno di qualificazione per via della wild card ricevuta dall’organizzazione.

I nostri portacolori saranno, quindi, in uno dei quattro gironi da quattro squadre, nella sede di Bologna. La formula prevede per ogni incontro la disputa di due singolari e di un doppio, tutti al meglio dei due set su tre, con le prime due classificate che accederanno alla fase ad eliminazione diretta, il cui tabellone verrà compilato abbinando per sorteggio nei quarti di finale la vincitrice di ciascun girone con una seconda classificata degli altri raggruppamenti.

Dal 21 al 26 novembre, a Malaga, si terranno le Finals. Tutto confermato, quindi, nonostante la rottura della partnership tra ITF e Kosmos per l’organizzazione. Come riportato sul sito spagnolo 2Playbook: “La società presieduta da Gerard Piqué ha deciso di rescindere il contratto per lo sfruttamento delle finali di Coppa Davis dopo che la Federazione Internazionale di Tennis (ITF) si è rifiutata di rinegoziare il compenso che la società aveva accettato di pagare, pari a circa 40 milioni di euro per edizione”.

ITF ha comunque voluto rassicurare circa la disputa dell’edizione 2023: “I rischi finanziari per quest’anno sono coperti“. La Federazione Internazionale ha spiegato che manterrà inalterato il programma originario, con la fase a gironi a settembre in quattro città, compresa la citata Bologna, e la fase finale in Andalusia, dai quarti alla finale, a novembre. Se ci saranno novità, se ne parlerà per il 2024.

Foto: LiveMedia/Oscar J Barroso/DPPI – LivePhotoSport.it01

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