Formula 1

F1, Frederic Vasseur: “Mattia Binotto e Jean Todt mi hanno dato consigli per il mio nuovo ruolo”

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Era il 29 novembre 2022 quando Mattia Binotto annunciava le sue dimissioni come team principal della Ferrari. Il 9 gennaio, invece, Frederic Vasseur ha preso il suo posto al timone della scuderia di Maranello. In quei 41 giorni passati forse sotto traccia ai più è successo qualcosa di molto importante all’interno del team emiliano. Il manager francese, infatti, ha ricevuto diversi consigli importanti, in primis proprio da Mattia Binotto.

La rivelazione, sorprendente sotto un certo punto di vista, arriva proprio dall’ex team principal della Alfa Romeo che spiega come si è instaurato il dialogo prima con la Ferrari. “Il processo è stato semplice e cristallino – spiega a Crash.net – Anche se erano già uscite voci durante il fine settimana di gare di Abu Dhabi, non avevamo mai aperto un vero dialogo in precedenza. Lo abbiamo fatto la settimana successiva alla gara di Yas Marina ed è stato un processo molto, molto rapido”.

A quel punto entra in scena Mattia Binotto: “Poi ho fatto una telefonata con lui e l’ho anche incontrato per una chiacchierata faccia a faccia. Ringrazio enormemente Mattia per quello che ha fatto. Ovvero darmi questa possibilità di parlare assieme e darmi consigli importanti in vista del mio nuovo incarico”.

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Frederic Vasseur ha anche ricevuto consigli dall’ex presidente della FIA e team principal della Ferrari Jean Todt, che ha guidato la Scuderia a 14 titoli mondiali e 106 vittorie tra il 1993 e il 2008. “Sicuramente ho avuto modo di parlare con Jean dato che è sempre vicino al mondo della F1. Ci siamo scritti diversi messaggi su WhatsApp un paio di settimane fa e lo incontrerò presto. Tutti i consigli sono i benvenuti, certo, ma penso che sia anche abbastanza difficile oggi confrontare la situazione del ’94, ’95 e 2023. Conosco Todt da più di 20 anni. Non è mai stato lontano da me nella mia vita professionale. Penso che abbia senso per me discutere con lui, ma non si tratta di un consulente, abbiamo uno scambio di idee e nient’altro”.

Foto: LaPresse

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