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Formula 1

F1, la Red Bull gioca a nascondino nella presentazione, ma quanti segreti…

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Red Bull F1 2023

Una Red Bull che gioca a nascondino? Ha avuto luogo a New York, nella giornata di ieri, la presentazione della nuova vettura della scuderia di Milton Keynes che punta a replicare quanto accaduto nel Mondiale di F1 dell’anno passato: vittorie tra i piloti e i costruttori. Grande fiducia e convinzione nelle parole dei presenti, in una cornice sfavillante nella quale si è dato conferma di quello che già si sapeva, ovvero del connubio tra il team anglo-austriaco e la Ford a partire dal 2026, stagione della “rivoluzione tecnica” dei motori.

Ebbene, a prima vista quella che si è notata nel corso del vernissage era la RB18 con una livrea rinnovata. In realtà, ovviamente, il progetto ideato dalla mente geniale di Adrian Newey nasconde dei segreti di grande rilevanza, tenendo conto dei cambi regolamentari, non incisivi come l’anno passato, ma comunque volti a mutare il corso degli eventi.

Come spiegato dal collega de La Gazzetta dello Sport, Paolo Filisetti, è sul fondo vettura che la Red Bull vorrà fare la differenza, essendo quella un’area responsabile del 70% circa della prestazione aerodinamica della monoposto, parlando di macchina a effetto suolo. Oltre a ciò si prevede anche un sistema di sospensione diverso per sfruttare al meglio le nuove gomme Pirelli (gli pneumatici anteriori avranno infatti una struttura rinforzata che consentirà di abbassare le pressioni di gonfiaggio, ritrovando aderenza sull’avantreno e contrastando il sottosterzo), introducendo una nuova cinematica. Si parla, altresì, di un telaio inedito più leggero e di un packaging meccanico ripensato.

Tutto questo, a New York, non si è visto, ma sicuramente lo si noterà con i tempi sul giro già, probabilmente, a partire dai test in Bahrain, in programma dal 23 al 25 febbraio, e ancor di più in vista dell’esordio mondiale, il 5 marzo sempre sulla pista di Sakhir. Come è noto, il 14 febbraio si svelerà la nuova Ferrari e vedremo se a Maranello adotteranno la stessa strategia dei rivali o se qualcosa di più si noterà sul progetto 675.

Foto: LaPresse

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