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Formula 1
F1, Mario Isola: “Degrado gomme decisivo per le strategie a Sakhir, occhio alle nuove C1…”
Il count-down si è concluso. Tra poche ore scatterà ufficialmente il Mondiale di Formula Uno 2023. I riflettori stanno per accendersi sul tracciato di Sakhir per il primo di 23 appuntamenti che ci accompagneranno fino a novembre. Una stagione lunghissima e tutta da vivere, che alzerà il sipario su di sé nella sede dei test pre-stagionali disputati negli scorsi giorni.
Per l’occasione Pirelli ha scelto di portare le PZero White Hard C1, le PZero Yellow Medium C2 e le PZero Red Soft C3. Come si può evincere dalla dotazione, la casa dalla P lunga farà debuttare la nuova mescola C1 già alla prima gara stagionale. In pista vedremo, quindi, la C1 come P Zero White hard, la C2 come P Zero Yellow medium e la C3 come P Zero Red soft. I team avranno a disposizione 2 set di gomme hard, 3 di medium e 8 di soft, oltre alle abituali allocazioni di Intermedie e Full Wet.
Cosa dobbiamo attenderci dal fine settimana di Sakhir? L’asfalto della pista posizionata nel deserto vicino alla capitale Manama è uno dei più abrasivi della stagione e il lay-out con curve affrontate a bassa e media velocità, sottopone gli pneumatici a carichi di trazione e frenata. Il tracciato richiede inoltre una buona stabilità sull’asse posteriore. Non andrà sottovalutata anche l’escursione termica. La temperatura dell’asfalto può raggiungere i 45° di giorno mentre scende a 30° nel corso della sera. FP2, qualifiche e gara, disputate alle ore 18.00 locali (le ore 16.00 italiane), avranno quindi condizioni differenti dalle restanti prove libere, programmate per il primo pomeriggio. Come sempre, FP1 e FP3 saranno pressoché interlocutorie da quel punto di vista.
Quali saranno le criticità? Oltre a vento e possibile sabbia in pista, il degrado degli pneumatici sarà un fattore chiave per la definizione delle strategie. Nell’edizione 2022 quasi tutte le vetture si sono fermate tre volte, anche per l’ingresso di una safety car. Il vincitore Charles Leclerc (Ferrari) aveva corso i primi due stint su P Zero Red soft, sostituendola in quello finale con la medium.
L’analisi di Mario Isola, responsabile di Pirelli Motorsport: “La prima gara del campionato sarà un importante banco prova per validare il lavoro di ricerca che ha impegnato Pirelli lo scorso anno e che ci ha permesso di migliorare ulteriormente la struttura dei pneumatici e introdurre una nuova mescola. A Sakhir faremo infatti debuttare la C1: un nuovo compound, creato sulla base della C2 dell’anno scorso, che riduce il gap prestazionale fra gli pneumatici più duri della gamma. Ci aspettiamo che possa essere una valida opzione anche per la gara. Il Gran Premio del Bahrain si gioca spesso sull’undercut, sarà quindi interessante vedere le strategie dei team con questa nuova variabile nel tris scelto per Sakhir”.
Foto: LPS Alessio De Marco