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Formula 1

F1, S-Duct della Ferrari legale: richiesta di chiarimento non preoccupa

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Charles Leclerc

Da domani si comincia. Il tempo dei test pre-season del Mondiale 2023 di F1 è giunto e la curiosità non manca. Le nuove monoposto sono attese da una tre-giorni (23-25 febbraio) di prove nella quale raccogliere informazioni e comprendere le qualità della propria vettura in rapporto alle altre sul circuito di Sakhir, in Barhain.

La Ferrari sembrerebbe aver approcciato bene all’annata, interpretando le zone grigie del regolamento per avere dei vantaggi dal punto di vista della prestazione. Ci si riferisce in particolare al cosiddetto “S-Duct” o “Bypass-Duct“, ovvero a un condotto che collega la fessura verticale aperta alla radice del telaio, allo scopo di far sfogare il flusso da un periscopio bi-stadio che soffia sulla parte scavata della pancia.

Un modo per avere più efficienza aerodinamica dal momento che la finalità è quella di velocizzare il risucchio dell’aria calda dalle branchie, permettendo una migliore fluidodinamica all’interno delle pance e, quindi, le feritoie potranno essere più piccole a vantaggio dell’efficienza citata. Non è un caso che sia stata usata anche la terminologia menzionata di “Bypass-Duct”.

Stando a quanto riportato da Formu1a.uno, la FIA avrebbe informato la Ferrari di una prima richiesta di chiarimento giuntale da parte di uno o più team facenti parte del Mondiale a proposito della soluzione tecnica descritta. Non si tratta, comunque, di nulla di particolare, ma è chiaro che il lavoro svolto dai tecnici del Cavallino Rampante non sia passato inosservato e sia un segnale inequivocabile.

Una considerazione confermata dal fatto che la soluzione tecnica sia stata già avallata dalla FIA, vista la sua presenza sulla monoposto che ha girato a Fiorano il 14 febbraio. Di conseguenza, si deve parlare di una idea perfettamente legale, visto che da parte della Federazione non vi è stata alcuna contestazione. Ovviamente, è il gioco delle parti e le squadre rivali vogliono vederci chiaro.

Foto: LiveMedia/Federico Basile / Dppi/DPPI

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